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28. 03. 2024 15:21

Seconde case, le Faq del Governo: ecco cosa si può fare

Palazzo Chigi chiarisce ufficialmente quella che era già una chiara interpretazione: i dettagli

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Sarà un’altra domenica “rossa”. Magari l’ultima, visto che venerdì prossimo arriverà il nuovo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità che potrebbe far tornare la Lombardia in zona “arancione” dal 31 gennaio.

Nel frattempo, i milanesi possono accogliere col sorriso il permesso confermato dal Governo sugli spostamenti nelle seconde case. Non occorre più, infatti, affidarsi all’interpretazione. Il Governo, con le consuete Faq pubblicate sul proprio sito, ha confermato senza ombra di dubbio i trasferimenti, pur con limiti precisi.

I permessi. Si può andare nelle seconde case, pure se si trovano fuori Regione, anche “rossa”, ma l’atto di proprietà o il contratto d’affitto dovrà essere antecedente al 14 gennaio 2021, data di entrata in vigore del nuovo Dpcm.

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Ecco il testo: «Dal 16 gennaio 2021 le disposizioni in vigore consentono di fare rientro alla propria residenza domicilio o abitazione senza prevedere più alcuna limitazione rispetto alle cosiddette seconde case. Pertanto proprio perché si tratta di una possibilità limitata al rientro è possibile raggiungere le seconde case anche in un’altra regione o provincia autonoma, anche da o verso le zone arancione o rossa, solo a coloro che possono comprovare di aver effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile anteriormente all’entrata in vigore del decreto legge 14 gennaio 2021».

seconde case faq

No affitti brevi. Nel testo è anche specificato che «il titolo, per ovvie esigenze antielusive, deve avere data certa come, ad esempio, la data di un atto stipulato dal notaio ovvero la data di registrazione di una scrittura privata anteriore al 14 gennaio 2021. Sono dunque esclusi tutti i titoli di godimento successivi a tale data comprese le locazioni brevi non soggette a registrazione».

Altro limite: nelle seconde case possono andare solo i familiari conviventi, non possono esserci altri nuclei familiari, né parenti o amici. Altro via libera: i partner che vivono in città diverse possono riunirsi se il luogo coincide con la residenza, il domicilio o l’abitazione. Per quanto riguarda le visite ai genitori fuori regione fino al 15 febbraio questi spostamenti sono vietati.

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