L’altra metà di Francesco Renga: arriva il nuovo album

francesco renga
francesco renga

La vita ricomincia a cinquant’anni: lo sa bene Francesco Renga, che torna col nuovo album L’altra metà, in uscita domani, in cui si racconta in un modo del tutto inedito. Oggi tutto è cambiato: è cambiata la musica, le canzoni, e anche il modo di scrivere e cantare. E Renga a restare indietro proprio non ci sta. Incuriosito dai testi e dalle forme sonore contemporanee, decide di rimettersi in gioco dopo anni di carriera passati a celebrare le sue ottave di estensione vocale.

Sperimenta, ricerca, studia, ascolta, scrive e riscrive. E piano piano tutto inizia a cambiare. Ma più di qualunque altra cosa è cambiata la vita di Francesco. Di conseguenza, le sue canzoni non possono che essere diverse, cambiate a loro volta. Sembrano lontani infatti, ascoltando L’altra metà, il bel canto di Angelo con cui Francesco vinse il Festival di Sanremo nel 2005, o di canzoni come La tua bellezza, con cui venivano raccontate un’altra vita e un’altra storia, in un’altra maniera.

La seconda vita di Renga, che scorre in un album fatto di dodici tracce, vanta moltissimi contributi tra alcuni degli autori più apprezzati dalla musica dei tempi attuali. Uno tra tutti Niccolò Moriconi, in arte Ultimo, co-autore del brano L’odore del caffè attualmente in radio e che ha anticipato l’uscita del nuovo album. Un lavoro fatto a più mani, scrivendo oltre sessanta canzoni per arrivare a dodici pezzi intensi, sinceri e quotidiani, su cui Francesco è intervenuto nella scrittura in maniera profonda e matura.

Il tour, intanto, è alle porte e partirà dall’Arena di Verona, toccando poi anche Milano al Teatro Arcimboldi in ottobre, anticipato dall’instore tour: l’appuntamento è per sabato 27 aprile al Mondadori Megastore di piazza Duomo.

Cosa ti lasci alle spalle di questo periodo di attesa?
«Sicuramente è stato un lavoro faticoso, ma oggi posso dire che in questo album c’è tutto: musica, scrittura e voce».

Come sei riuscito a coniugare il vissuto di un cinquantenne con i nuovi modi di fare musica?
«È stato un percorso lungo, una vera e propria ricerca. E’ partita dalla necessità di evolvermi, quando mi sono accorto che la bella voce non bastava più».

E quindi?
«Ho iniziato ad ascoltare Canova, Gazzelle e tutti gli artisti del nuovo panorama musicale, e così ho scoperto una nuova forma espressiva, con cui mi sono voluto rimettere in discussione. In questo album c’è tutto: musica, scrittura e voce».

È cambiato il modo di cantare vita e amori?
«Questo è un disco in cui smetto di parlare di amori immaginati, desiderati e voluti e inizio a parlare di amori vissuti. Racconto di un amore semplice – laddove l’amore possa essere semplice – attraverso immagini e parole che richiamano momenti di vita quotidiana».

Che cosa hai messo davanti?
«La mia urgenza oggi è quella di raccontare l’altra metà della mia vita, della mia storia con una consapevolezza e una maturità totalmente diverse».

Due date in primavera all’Arena di Verona e al Teatro Antico di Taormina: a che spettacolo stai lavorando?
«Sto pensando ad uno show unico per questi due eventi speciali. Quello dell’Arena è un ritorno sognato e fortemente voluto, mentre Taormina nasce dalla volontà di toccare anche il sud Italia in una location mozzafiato. Portare L’altra metà su questi due palchi è un desiderio grandissimo, vorrei cantare tutto il nuovo album e assortirlo al meglio con i miei brani precedenti».

Foto: Toni Thorimbert


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