Mike Lennon e la sua Viale Padova: «L’integrazione passa anche attraverso la musica»

Ironia e satira possono convivere facilmente quando si parla di integrazione, e questo Mike Lennon – giovane artista di origine vietnamita e milanese d’adozione – lo sa bene, grazie ad un brano che lentamente sta conquistando tutti: Viale Padova non è solo un inno alla diversità di culture presenti sul territorio milanese, ma rappresenta un nuovo punto di vista, ironico, sugli stereotipi esistenti tra cultura occidentale ed orientale, oggi contaminate più che mai. Con il suo primo EP Asian, Mike Lennon si candida a primo ed unico esponente dell’asian rap, genere completamente nuovo per la scena italiana.

 

Com’è nata Viale Padova?
«Vivendoci da diverso tempo, ho deciso che era giunto il momento di dedicare una canzone alla sua affascinante mescolanza di culture e nazionalità. Mi sono anche candidato come presidente delle Nazione Unite di viale Padova, promettendo anche di trasformare la via in viale con l’inserimento degli alberi ai lati della strada».

E l’idea del video?
«È stato estremamente divertente girarlo proprio in quella via perché abbiamo coinvolto tunisini, bangladini e italiani in un trionfo di energia allo stato puro, usufruendo della regia di John Pentassuglia».

Quale fase credi stia vivendo Milano della sua integrazione?
«Credo sia una delle poche capitali europee dove l’integrazione funziona realmente: lo conferma la presenza di quartieri dalla forte identità culturale come Chinatown. Se ancora oggi l’integrazione è vista in maniera negativa è perché sono i media spesso a volerne dipingere solo quel lato».

La cultura occidentale e quella orientale sono ancora così distanti?
«Solo i più superficiali la possono leggere ancora come una “guerra”. Oggi sento il mio “essere diverso” come una ricchezza ed il cambiamento può portare solo cose positive in una società moderna».


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