#Milanochelegge: da Cosma & Mito a Freeman’s 2

cosma e mito
cosma e mito

Nicola Zurlo e Vincenzo Filosa, Cosma & Mito. Vol. 1 – L’antro dei lupiminari, Coconino Press (136 pagine, 16 euro)
Può il folklore giapponese incrociare… La Calabria? È quello che accade quando c’è di mezzo Vincenzo Filosa, «il più giapponese degli autori italiani, il più calabrese dei mangaka». Con questa nuova opera, a firma dello sceneggiatore e regista indipendente Nicola Zurlo, il licantropo della Sila incontra un polpo degno del miglior artista ukiyo-e: il piccolo Mito è corteggiato da due fazioni avversarie, la madre Cosma è l’unica persona che può proteggere il figlio succube degli eventi. Il volume è a colori ed è corredato da una sorta di mini enciclopedia finale in cui vengono descritti i mostri presenti in questo primo numero.

Ellen K. Pao, La guerra di Ellen. Una lotta per la parità e l’inclusione nella Silicon Valley, LUISS University Press (320 pagine, 22 euro)
Il regno dei cosiddetti “Signori della Rete” – in riferimento ai colossi della tecnologia come Google, Apple… – è un regno maschile e, soprattutto, maschilista. Ellen K. Pao ha raccontato di come, nonostante risultati brillanti, sacrificio e duro lavoro, per anni sia stata tagliata fuori dalle dinamiche professionali in quanto donna, dalle più semplici alle più elevate, e della battaglia legale (oltre che in qualche modo politica) che ne è derivata. Battaglia che ha creato un precedente talmente grosso da coniare un nuovo modo di dire: il “Pao Effect”.

Jessica Love, Julián è una sirena, Franco Cosimo Panini (36 pagine, 15 euro)
Una storia molto semplice: un bambino che vuole travestirsi da sirena e sua nonna, che lo aiuta a perfezionare il travestimento per poi andare insieme a una festa a tema marino. Un racconto illustrato che scardina praticamente tutti i cliché possibili, partendo da quelli di genere e generazionali. Un albo che ha vinto il BolognaRagazzi Award 2019 nella categoria “Opera Prima”.

AA.VV., Freeman’s 2. Potere, Black Coffee (216 pagine, 14 euro)
Lo scorso anno l’editore indipendente Black Coffee, specializzato in letteratura statunitense, ha deciso di tradurre e portare in Italia la rivista Freeman’s, diretta da John Freeman, critico letterario e già in passato direttore di un’altra rivista molto amata negli USA così come da noi, ovvero Granta. Ogni numero di Freeman’s è incentrato su un tema intorno al quale sono chiamati a riflettere scrittori, sia esordienti che famosi. Il secondo numero, il quinto secondo la numerazione americana, riflette intorno al tema del “potere”, cosa vuol dire e quali sono le sue manifestazioni al giorno d’oggi. Il parterre di scrittori è quanto mai interessante: da Margaret Atwood a Elif Shafak e Chris Russell.


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