Sinisa Mihajlovic è morto. La famiglia Mihahjlovic ha diramato un comunicato nel quale annuncia la scomparsa del tecnico serbo, definendo la sua morte “ingiusta e prematura”.
Addio a Sinisa Mihajlovic: il saluto della famiglia
Questo il testo della famiglia: «La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic».
«Uomo unico, professionista straordinario, disponibile e buono con tutti – prosegue il comunicato della famiglia Mihajlovic -. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto, in particolare la dottoressa Francesca Bonifazi, il dottor Antonio Curti, il Prof. Alessndro Rambaldi, e il Dott. Luca Marchetti. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l’amore che ci ha regalato».
Addio a Sinisa Mihajlovic: il suo rapporto con Milano
Il legame di Sinisa Mihajlovic con Milano è stato molto forte. Nel suo passato, infatti, ci sono esperienze sia da giocatore che da allenatore nella città meneghina, da entrambe lo sponde del Naviglio. In un primo tempo con l’Inter: due stagione fra il 2004 e il 2006 come giocatore, prima di svestire i panni del calciatore e mettere quelli da secondo allenatore di Mancini (fra il 2006 e il 2008).
Visualizza questo post su Instagram
Sinisa Mihajlovic non poteva sapere che nel suo destino ci sarebbe stato ancora Milano, ma stavolta erano i colori rossoneri. Nel 2015, infatti, venne chiamata da Adriano Galliani come nuovo allenatore del Milan. Solamente una stagione quella alla guida dei rossoneri ma il suo ricordo rimarrà per sempre vivo in ogni tifoso rossonero.