Danilo Gallinari «Torno a Milano, ma in periferia»

danilo gallinari
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In Italia ci torna solo nei momenti di stop dagli impegni agonistici, che non sono pochi per uno che gioca nella National Basketball Association ed è da anni un irrinunciabile della rappresentativa azzurra di pallacanestro: Danilo Gallinari ha famiglia, vecchi amici a Milano.

Dall’anno scorso un motivo in più per tornare nella città in cui ha fatto vedere le prime mirabilie con l’Olimpia è l’iniziativa lanciata lo scorso anno chiamata We playground together, portata avanti con il Comune di Milano, Laureus e il sostegno economico di Garage Italia.

Ad affiancare Gallinari c’è l’amico e co-ideatore del progetto, Marco Ponti, a cui il Comune ha chiesto di prolungare l’accordo in essere fino al 2020 per arrivare al 2026, quando la città ospiterà insieme a Cortina d’Ampezzo i Giochi Olimpici 2026. Prospettive lontane, quelle più vicine vedono Gallinari impegnato in una realtà, quella delle periferie, alla quale ha voluto dare un punto di partenza per rinascere.

Cosa prevede l’iniziativa?
«Si tratta di un progetto per ristrutturare tre campetti in tre anni, abbiamo iniziato l’anno scorso in Parco Marinai d’Italia e i risultati sono stati molto buoni. Quest’anno ci sposteremo in Viale Sarca per un’area sportiva che non comprende solo il basket».

Tornerete anche l’anno prossimo?
«Non sappiamo ancora dove lo faremo per il 2020, ma l’idea di partenza è rimasta la stessa. Vogliamo rifare tre campetti nella periferia di Milano e dare la possibilità ai ragazzini di divertirsi e passare del tempo assieme al di fuori della scuola, particolarmente durante i mesi estivi».

Sei a Milano approfittando di una fase di transizione dell’anno solare: la stagione Nba è finita, ma c’è un Mondiale alle porte. Come ti stai preparando?
«Con i soliti allenamenti estivi, per arrivare in forma da subito e cercare di toglierci qualche soddisfazione assieme ai compagni e i tifosi».

Il futuro in Nba cosa prevede? Ti rivedremo con la stessa maglia?
«Ho ancora un anno di contratto con i Los Angeles Clippers. Mi auguro di giocare lì l’anno prossimo e migliorare le prestazioni di squadra di quest’anno».

Per ovvi motivi sei legato all’Olimpia. Come giudichi il ritorno di Ettore Messina? Te l’aspettavi?
«Me l’aspettavo e penso ci sia tanto entusiasmo. È qualcosa che fa bene a Milano e al movimento italiano».

Un tuo ritorno, invece, è ancora lontano?
«È possibile ma non in tempi brevi. Ci vorrà ancora qualche anno…».


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