Oggi, come ogni 29 aprile, gruppi legati all’estrema destra si radunano per commemorare Sergio Ramelli, il giovane militante del Fronte della Gioventù brutalmente aggredito nel 1975 e deceduto dopo 47 giorni di agonia. La fiaccolata avrà luogo a Milano, partendo alle 20.30 da via Ponzio, angolo piazzale Gorini, e terminando in via Paladini con il tradizionale gesto del ‘presente’, accompagnato dai saluti romani.
Sergio Rammelli, il programma
Gioventù Nazionale Milano ha preparato un programma dettagliato per la giornata commemorativa. Alle 7.30, uno striscione con la scritta “Contro odio e viltà: Sergio, simbolo di libertà” è stato collocato vicino all’Istituto Molinari frequentato da Ramelli. Nel pomeriggio, alle 17.30, verranno deposte corone di fiori sotto casa di Ramelli, seguite da un momento di silenzio. Alle 18.30, si terrà la Messa in suffragio di Sergio Ramelli, ripristinando una tradizione ormai trascurata in favore di modalità di commemorazione più moderne. La messa avrà luogo nella Basilica dei Santi Nereo e Achilleo in viale Argonne.
Sergio Ramelli e la destra
I militanti neofascisti, tra cui CasaPound, Lealtà-Azione e Movimento Nazionale-La Rete dei Patrioti, hanno informato la questura e preparato un manifesto. Quest’anno, diversamente dalle consuete firme dei “camerati”, il manifesto menziona non solo Sergio Ramelli ma anche Carlo Borsani, esponente della Repubblica Sociale Italiana ucciso nel 1945 dai partigiani, ed Enrico Pedenovi, consigliere provinciale Msi ucciso da Prima Linea un anno dopo la morte di Ramelli.
Sergio Ramelli, cerimonia
Parallelamente, una cerimonia istituzionale in onore di Sergio Ramelli si svolgerà ai giardini intitolati al militante in via Pinturicchio. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, e i rappresentanti locali di Fratelli d’Italia saranno presenti, insieme ad altri possibili esponenti politici, tra cui si prevede la partecipazione del presidente del Senato Ignazio La Russa.
