Sesto come Biella: niente cittadinanza a Liliana Segre

liliana segre

Dopo il caso del Comune di Biella, anche Sesto San Giovanni ha bocciato la mozione per conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, provvedimento presentato dal Movimento Cinque Stelle e da tutta l’opposizione.

 

«Alla senatrice Segre va tutta la nostra solidarietà per gli insulti ricevuti sul web, ma è inconcepibile che venga usata dall’opposizione per strumentalizzazioni puramente politiche, è stata la spiegazione del sindaco sestese Roberto Di Stefano (centrodestra). «Una proposta di questo tipo – ha aggiunto il primo cittadino – non può e non deve essere lanciata sul tavolo di discussione per motivi politico-emozionali, come provocazione, sminuendo il ruolo di Liliana Segre e svilendo il concetto stesso di cittadinanza onoraria».

Di Stefano, che ha comunque annunciato la sua partecipazione alla manifestazione nazionale indetta dall’Anci per il 10 dicembre in difesa della Segre, è stato duramente attaccato dal Pd con il viceministro dell’Interno, Matteo Mauri, che ha parlato di «ennesimo sfregio ai valori della Costituzione».

E ancora: «La malafede è subito smascherata visto che nel frattempo i suoi amici di Verona intitolano una via ad Almirante! Questa sì una vera provocazione. E delle peggiori. L’ennesima vergogna di chi ormai non si vergogna più di niente e pretende di riscrivere la storia». Ad ogni modo, il dato innegabile è che dietro la triste e abominevole vicenda degli insulti a Liliana Segre sia in atto una strumentalizzazione bipartisan.


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