Una Stella d’Argento alla Polisportiva Affori

polisportiva affori
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Sarà l’Auditorium Paolo Maggioni di Cernusco sul Naviglio, città europea dello sport 2020, ad ospitare questa sera alle 20.30 la cerimonia di consegna delle Onorificenze Sportive del Coni Milano. A fare gli onori di casa il presidente del Coni Lombardia Oreste Perri, il delegato del Coni Milano Claudia Giordani, il sindaco di Cernusco Ermanno Zacchetti e l’assessore allo Sport Grazia Vanni. Una sola società riceverà la Stella d’Argento al Merito Sportivo, la Polisportiva Affori, sei quelle che avranno il Bronzo, tre i dirigenti segnalati per l’Argento e nove per il Bronzo, mentre sarà una sola la Palma di Bronzo al merito tecnico.

Fra le 134 medaglie al valore atletico ci saranno invece 3 ori, 10 argenti e 121 bronzi. Nel 1976, l’anno in cui Claudia Giordani vinceva l’argento nello slalom speciale alle Olimpiadi di Innsbruck, nasceva la Polisportiva Affori, che stasera sarà l’unica società alla quale la Giordani consegnerà la Stella d’Argento al Merito Sportivo.

 

Nel ‘76 Enzo Lamacchia, atleta del gruppo sportivo Vigili del Fuoco e campione di boxe, savate, lotta stile libero, judo, sambo e lotta svizzera, decide di fondare una nuova società a Milano, in zona Affori, con l’aiuto di Carlo Biffi, Alberto Ragazzi, Giovanni Zinelli e Vittorio Pesci; chiede al comune di Milano la sottogradinata dello stadio di via Iseo e lo trasforma in una palestra attrezzata per la lotta e il judo.

Gli allenatori hanno visto passare centinaia di giovani e meno giovani e con tenacia la Polisportiva Affori è diventata la prima società in Lombardia nella lotta stile libero e greco-romana, arrivando nel 1978 al primo titolo italiano con Mario Dragonetti. «Come dirigente, ex atleta e allenatore ho già preso tutte le Stelle al merito sportivo. Come società ci hanno già premiato con la Stella di Bronzo – spiega Lamacchia – perché abbiamo un numero di atleti molto capaci, oltre che nella lotta olimpica anche nelle arti marziali».

«Cosa è cambiato? L’aumento degli atleti stranieri, con i quali oggi lavoriamo per l’80%. Appena arrivano a Milano ci cercano, proprio per i nostri trascorsi in ambito internazionale. E io do loro un’opportunità, anche solo di farsi una doccia, perché a volte è gente che dorme sotto i ponti, benché si tratti di atleti. Nell’ultimo anno il nostro Moroozi Hossein è salito sul gradino più alto del podio nella Coppa Italia di lotta greco-romana, ma non dimentichiamo i gemelli Matteo e Tommaso Foti campioni europei di Combat Wrestling».


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