Foppa-Solari, il comitato di quartiere: «Il Comune ci ha ascoltato»

L'ingegnere Bruno Bernardo Bosco è il consulente delle battaglie dei cittadini dell’area Dezza-Foppa-Solari: «mi hanno chiamato perché conosco la zona»

Via foppa
Via foppa

Ingegnere, esperto di metropolitane, Bruno Bernardo Bosco è stato chiamato dal comitato Dezza-Foppa-Solari come consulente per sostenere le battaglie che i cittadini hanno portato avanti nel quartiere dove è stato costruito uno dei più grandi cantieri di M4. A Mi-Tomorrow racconta com’è stata la sua esperienza.

 

Foppa-Solari, l’intervista a Bruno Bernardo Bosco

bruno bernardo bosco
bruno bernardo bosco

Da quando esercita la professione?
«Dal 1973, sono quasi 47 anni».

Perché il comitato si è rivolto a lei?
«Mi stavo già occupando del palazzo di via Foppa 6 dove ho guidato i lavori di consolidamento delle fondazioni che stavano cedendo: mi hanno chiamato perché conosco la zona».

Quanto ha iniziato la consulenza?
«Nel 2015, ho subito chiesto a M4 di integrare il progetto con la sistemazione delle paratie. Poi ho svolto un altro compito sui palazzi della zona».

Di cosa si trattava?
«Ho effettuato le verifiche sulle crepe presenti in diversi condomini, è un lavoro che si fa per consentire che la richiesta dei danni possa essere svolta in modo corretto».

Come giudica i disagi vissuti dai residenti di via Foppa?
«Guardi, i disagi ognuno li sente a modo suo. Per esempio, c’è chi ha chiesto che il cantiere fosse protetto fino ad un’altezza di tre metri».

Richiesta ottenuta?
«Sì, così come abbiamo ottenuta quella di spostare la recinzione da 4 a 12 metri dal marciapiede».

Altre richieste esaudite?
«Era previsto che in via Dezza ci fosse il presidio dei materiali di scavo stoccato, una cosa enorme con un volume pari a quello di una piramide e con passaggi di camion ogni cinque minuti: una situazione che avrebbe devastato la circolazione. Ho ottenuto che questi materiali passassero dalla galleria, quindi con trasporto sotterraneo, fino a Lorenteggio dove è previsto lo smaltimento».

Insomma è andato tutto per il meglio?
«Questo non si può dire, c’è gente che ha avuto paura del cantiere e ha preferito vendere il proprio appartamento anche se cose di questo tipo sono naturali, c’è chi è più sensibile di altri. Comunque, per rispondere alla sua domanda, posso dire che rispetto ad altre situazioni che ho avuto modo di vedere a Milano in via Foppa sono state rose e fiori».

Da cosa nasce questo giudizio?
«Ho visto cosa è successo a Lorenteggio, lì i disagi sono stati di ben altro tipo. Peraltro anche il comitato di quel quartiere di mi ha chiesto di fare il consulente».

Lo ha fatto?
«No perché i commercianti non si sono messi d’accordo tra di loro».

Come sono stati i rapporti tra i membri del comitato Dezza-Foppa-Solari?
«Hanno partecipato bene, questo è stato l’unico comitato che ha funzionato».

Parliamo della riqualificazione che seguirà la fine dei lavori: è previsto nuovo verde.
«Anche in questo caso abbiamo un merito, gli alberi non sono stati toccati dietro nostra richiesta».

Avete trovato interlocutori attenti…
«Sì, devo dire che Comune e M4 sono stati molto sensibili nei confronti che abbiamo avuto».

La nuova Dezza-Foppa-Solari sarà migliore di quella di prima?
«Assolutamente sì».

Rispetto ai lavori delle metropolitane che ha seguito in altre città, quali differenze nota con Milano?
«Ho lavorato a Roma e Napoli, la differenza più grossa è che in queste città ci sono enormi problemi di ritrovamenti una volta avviati gli scavi».

Che ruolo avrà M4 nel trasporto pubblico?
«M4 è ciò che mancava a Milano. Certo altre città come Londra o Parigi hanno ben altra rete».

Sono anche molto più grandi.
«Milano ha bisogno di una articolata rete di trasporti, c’è il passante che sta funzionando, come in tutte le grandi città. Ad ogni modo è possibile un’altra linea della metro».

Una metro 6?
«E’ già progettata, il problema è che non ci sono le risorse per realizzarla».

Foppa-Solari, più verde e ciclabili. Come cambierà la zona

La riqualificazione dell’area Dezza-Foppa-Solari prevede il prolungamento delle piste ciclabili, in modalità bidirezionale, che con i nuovi 440 metri raggiungeranno complessivamente un chilometro di lunghezza. Novità anche per quanto riguarda il verde: tra quelli nuovi e ripiantati ci saranno in tutto circa 30 alberi.

Il verde sarà, inoltre, protetto dalla sosta irregolare. Sono previsti anche interventi per migliorare la viabilità, in particolare per l’ottimizzazione delle carreggiate, il mantenimento della sosta, il miglioramento della pedonalità e dell’accesso agli esercizi commerciali. Previsto, infine, il ripristino del trasporto pubblico, con le fermate degli autobus, e la riqualificazione del parterre di via California.

foppa-solari
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