Tra circolari del Viminale, ordinanze regionali, comunali diventa difficile districarsi. Comunque la si pensi, nel dramma che stiamo affrontando la confusione di certo non aiuta.
Regole contro il coronavirus, il compito dei genitori
Chiunque sia genitore ha già un compito difficilissimo, soprattutto in quella fascia dell’età dell’infanzia in cui si comincia a capire quello che succede nel mondo e cominciano ad affacciarsi ansie, angosce, domande. Uno stress non indifferente per i più piccoli questa situazione inedita.
Gli adulti hanno una responsabilità e la devono esercitare. C’è chi ha la fortuna di avere i cortili condominiali, eppure ci sono già segnalazioni di genitori che ricevono insulti dai balconi perché i bambini rovinerebbero il giardino o per un presunto comportamento scorretto (giocare da soli in un cortile è pericoloso?).
Ricordiamo, a proposito, che il gioco negli spazi condominiali è consentito anche in tempi di “normalità”. Ovviamente, in questi giorni, seguendo le indicazioni delle autorità: senza assembramenti, senza invitare l’amichetto del piano di sopra. Da soli, un momento di svago all’aria aperta in sicurezza si può fare.
Siamo di fronte a una dicotomia abbastanza inevitabile ma su cui dovremmo ragionare. Bisogna essere responsabili, per noi stessi e per la comunità, quindi è fondamentale non uscire di casa, seguire le indicazioni delle autorità sanitarie e pubbliche. Dall’altro lato abbiamo paura anche di cose che pericolose, in sé, non sono.
Regole contro il coronavirus, una paura comprensibile
Certo, la paura oggi è assolutamente comprensibile: se consentiamo al papà o alla mamma di fare una passeggiata con il figlio intorno al palazzo, poi ci sarà chi ne approfitta e ci sarà lo sbraco, proprio ora che siamo nel momento in cui bisogna tenere il più duro possibile per uscire da questo tunnel infernale.
Quindi il pericolo è rappresentato dagli effetti che potrebbe avere se degenerasse. Questo è il vero punto: forse sappiamo di non essere sufficientemente responsabili per noi stessi e per gli altri. La paura più grande.
