Le proteste contro il Green pass arrivano alla macabra ironia. Per i No Green pass il 15 ottobre è il giorno dell’entrata in vigore dell’obbligo di certificazione per accedere ai luoghi di lavoro e della morte di Mario Draghi.
No Green pass, l’epitaffio per il premier
Circola in rete l’immagine di un epitaffio che annuncerebbe la morte di Mario Draghi. Un evento felice per i No Green pass che nel loro entusiasmo coinvolgono anche la Costituzione Italiana, il popolo, le forze di polizia, i carabinieri, l’esercito, le partite IVA, i lavoratori, le madri, i padri, i bambini, i ragazzi. Tutti coloro insomma, che per i No Green pass sono stati privati delle proprie libertà e che sarebbero soggetti ad una dittatura sanitaria.
Nella comunicazione diffusa il giorno della cerimonia funebre corrisponde all’entrata in vigore dell’obbligo di Green pass per accedere ai luoghi di lavoro valido da oggi per il settore pubblico e privato. Una legge valida in tutta Italia e che per i No Green pass sarebbe, unitamente a tutta la questione vaccini, una questione economica e di affari.