Aggredita in un campo rom a Milano: è la denuncia dell’europarlamentare della Lega e consigliera comunale di Milano, Silvia Sardone. «Con una troupe di Mediaset, per il programma Fuori dal Coro – ha scritto in una nota -, sono stata aggredita a sassate dai rom residenti nel campo di via Monte Bisbino a Milano durante un sopralluogo».
Nel campo rom di Via Monte Bisbino a #Milano, insieme alla troupe di @fuoridalcorotv , siamo stati aggrediti dai #rom con un lungo lancio di sassi e persino mattoni. La nostra colpa? Fare domande sul campo abusivo e sui delinquenti che qui abitano pic.twitter.com/Bp818zBswN
— Silvia Sardone (@SardoneSilvia) May 3, 2023
Monte Bisbino, il campo rom a Milano
«Diversi bambini e adolescenti, aizzati dagli adulti, ci hanno lanciato di tutto: sassi, massi e persino mattoni. I rom ci hanno anche tirato acqua per mandarci via da quella che considerano loro proprietà privata – aggiunge -. Spiace constatare, per l’ennesima volta, che i bambini e i ragazzi siano indirizzati agli insulti, alla violenza, all’illegalità e alla delinquenza».
Campo rom a Milano, tra degrado e delinquenza
«In altri contesti questi ragazzi sarebbero stati tolti alle famiglie, dove sono i servizi sociali? Qui un ragazzo di 17 anni, spingendomi, mi ha detto: ‘Tanto sono minorenne’ – prosegue la consigliere -. Il senso di impunità all’interno di questo insediamento irregolare è a livelli estremi: il modello, non a caso, è la giovane Romina Jovanovic che in soli 25 anni di vita ha collezionato 25 arresti per furti e borseggi sfruttando gravidanze e allattamenti».
Campo rom a Milano, l’appello al Comune: «Perché non viene chiuso?»
«Monte Bisbino è un covo di educazione all’illegalità, delinquenza e degrado: cosa aspetta il Comune di Milano per chiuderlo una volta per tutte? Zone franche come queste, nel 2023, non possono esistere a Milano. Sala imposti il navigatore e venga a farsi un giro qui, a due passi dall’area Expo: scoprirà che da queste parti non servono ciclabili o piazze tattiche ma il ripristino delle minime condizioni di vivere civile», conclude l’eurodeputata.