Auto in sharing danneggiate, rubate, date alle fiamme o smontate a Milano. A denunciare la situazione oramai “insostenibile” in un comunicato è Assosharing, la prima associazione di categoria del comparto sharing mobility in Italia secondo cui nell’ultimo anno «si è registrata una vera escalation con danni da migliaia di euro».
Car sharing a Milano, un piano criminale
Secondo l’associazione «si tratta di un vero e proprio piano criminale che va fermato. Chiediamo al sindaco e alle autorità preposte di vigilare maggiormente per la sicurezza nostra e dei cittadini», spiegano. In alcune aree di Milano, come quella del campo nomadi di Via Bonfadini, i veicoli vengono prima smontati dei pezzi pregiati – motori, pneumatici, interni, carrozzeria – e poi dati alle fiamme. Pochi giorni fa è avvenuto l’ennesimo furto di una Bmw serie 1, denuncia ancora Assosharing, il settimo da inizio anno, a brevissima distanza di tempo dall’ultimo blitz della Polizia locale che ha eseguito dieci misure cautelari.
Car sharing a Milano, furti tra Calvairate e Corvetto
«Quando i nostri incaricati hanno cercato di recuperare quel che era rimasto delle auto – continua l’associazione – sono stati ricoperti di insulti, correndo pericoli per la loro incolumità». Danneggiamenti diffusi alle auto sono segnalati anche nelle zone di Calvairate e Corvetto con oltre venti casi negli ultimi mesi, con vetri rotti, sedili asportati, tergicristalli rubati, display e cruscotti divelti. «Milano dispone del più ampio servizio di car sharing d’Italia, uno dei più competitivi in Europa – ricorda Assosharing -. Sarebbe un peccato mettere a rischio un modello che porta benefici a un pubblico sempre più ampio».