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17. 05. 2024 06:59

Milano sempre più longeva: boom di centenari, da 64 a 672 in trent’anni

L'indagine di Fondazione per la Sussidiarietà, l'incremento è legato alle migliori condizioni di vita, di alimentazione, cura e igiene personale e ai progressi della medicina

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I centenari a Milano negli ultimi 30 anni, dal 1992 ad oggi, sono passati da 64 a 672, con un aumento di oltre dieci volte. Lo rivela un’analisi della Fondazione per la Sussidiarietà, illustrata a Milano alla presentazione del libro thriller ‘Longevità fatale’, presso la libreria Hoepli. A trainare la crescita dei centenari meneghini, come spiega un comunicato, sono soprattutto le donne, che a inizio 2023 erano 576 (circa l’86% del totale), rispetto a 128 di inizio secolo.

Centenari a Milano, un aumento straordinario

Gli uomini con oltre 100 anni sono 96 (14%), rispetto ai 23 presenti nel 2000. Oggi a Milano, secondo l’indagine c’è un centenario ogni 2.041 abitanti, un’incidenza che supera tutte le altre grandi città italiane. Infatti a Roma sono uno ogni 2.114 abitanti, a Torino uno ogni 2.363 abitanti, a Napoli uno ogni 3.160 abitanti. Solo 30 anni fa i centenari erano una rarità: appena uno ogni 21.000 abitanti. La popolazione residente, nel frattempo è rimasta stabile, intorno a 1 milione e 370.000.

coppia anziani

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Perché così tanti centenari a Milano?

L’incremento dei centenari è legato alle migliori condizioni di vita, di alimentazione, cura e igiene personale e ai progressi della medicina. «Siamo orgogliosi che Milano accolga tanti cittadini e cittadine over 100. La crescita della popolazione anziana obbliga a ripensare la città in un’ottica multidisciplinare, così da rispondere in maniera efficace alle istanze di cittadine e cittadini maturi», ha commentato il sindaco di Milano Giuseppe Sala.

Centenari a Milano, una categoria da proteggere

«La crescente longevità è una nuova grande sfida per garantire servizi e assistenza ai cittadini fragili, impegno che non può venire meno in una grande democrazia – afferma Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà -. In tempi difficili per la finanza pubblica, i bisogni di cura possono essere affrontati grazie a un’alleanza tra pubblico e privato social e diventare un’occasione per rafforzare la coesione sociale del territorio».

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