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04. 05. 2024 23:32

Ciclista uccisa da una betoniera, Legambiente contro Sala: «Incidente-fotocopia, agire ora»

Milano è sotto choc per una nuova tragedia

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Milano è sotto choc per una nuova tragedia costata la vita a un ciclista. Una donna di 60 anni in bicicletta è morta stamattina al Policlinico, dopo essere stata travolta dal conducente di una betoniera. Legambiente lo definisce un incidente-fotocopia, «con nessun provvedimento effettivo ed efficace dopo l’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale il 4 maggio sulle prescrizioni alla circolazione dei mezzi pesanti».

Ciclista uccisa, Legambiente alza la voce

«L’OdG – si legge in una nota – prevede, tra l’altro, orari notturni per l’ingresso in città da parte di questo tipo di veicoli, una misura cruciale pensando all’attuale coincidenza tra ora di punta dei cittadini – che scelgono sempre più la bicicletta – e circolazione di mezzi pesanti, con relativo rischio per tutti gli utenti della strada. Durante i picchi di congestione del trasporto individuale e collettivo sarebbe infatti buon senso non aggiungere pericoli, oltre che rallentamenti».

Ciclista investita da una betoniera a Milano, Incidenti in bici
Ciclista investita da una betoniera a Milano

Ciclista uccisa, la dinamica

«La sagoma del mezzo pesante, essendo molto ingombrante, deve necessariamente impegnare l’intersezione fino a quando non può iniziare a svoltare, avendo però dato l’impressione di stare andando diritto. In assenza di dispositivi che riducano il cosiddetto angolo cieco, e relativa formazione alla circolazione in città dei conducenti, è quasi inevitabile travolgere chi si trova sulla destra, con poca possibilità di scampo: la circonferenza delle ruote di questi mezzi è infatti tale da trascinare inesorabilmente sotto di sé persone e cose», ricordano sempre da Legambiente.

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Ciclista uccisa, le richieste di Legambiente

«Siamo stufi di dover spiegare una volta di più quali sono le politiche adeguate in materia di sicurezza stradale in presenza di lutti come questo – commenta Federico Del Prete, responsabile mobilità e spazio pubblico di Legambiente Lombardia -. Bisogna deliberare subito tutte le prescrizioni ai mezzi pesanti in città, aggiungendo anche la formazione obbligatoria ai conducenti, come avviene in diverse nazioni europee. Non possiamo più nasconderci dietro imbarazzanti ritardi, che il sindaco prenda subito in mano le sue responsabilità e agisca».

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