Auto in sosta selvaggia anche sulle aree verdi, viabilità in tilt per il troppo traffico e inquinamento acustico, con cittadini che hanno raccontato anche di vetri rotti per i decibel elevati. Sono i disagi raccontati dai presidenti dei Municipi 7 e 8 durante i concerti a Milano, che si tengono in particolare nelle due sedi dell’Ippodromo Galoppo e La Maura e, in parte minore, allo stadio di San Siro.
Concerti a Milano, la richiesta dei Municipi a Palazzo Marino
La richiesta al Comune da parte dei presidenti è quella di mettere in campo un piano adeguato per regolamentare i concerti del periodo estivo. Non basta, secondo loro, la delibera messa in campo dall’amministrazione che prevede per il prossimo anno complessivamente non più di 34 eventi. «Nel 2023 la situazione è peggiorata – ha spiegato la presidente del Municipio 8 Giulia Pelucchi -, con numero di concerti elevato e testimonianze di auto in sosta selvaggia anche su aree verdi, in termini di viabilità e di inquinamento acustico con anziani venuti nel mio ufficio a riferire che in un caso si è rotto un vetro della finestra a causa dei decibel».
Troppi concerti a Milano nello stesso giorno
«La delibera proposta dal Comune non la riteniamo soddisfacente – prosegue Pelucchi – perché fissare un numero massimo di concerti non è sufficiente se non è previsto un piano adeguato di mobilità e parcheggi». Inoltre la richiesta è quella di non realizzare concerti lo stesso giorno nei tre diversi siti, «quando c’è un evento in un sito vogliamo che non ci possa essere negli altri – ha aggiunto -. Non siamo contro eventi e concerti, ma dall’ oggi al domani si sono utilizzati dei siti senza una organizzazione adatta».
Concerti a Milano, problema viabilità in piazza Duomo
Il problema concerti si pone anche per il centro città e in particolare per piazza Duomo per il presidente del Municipio 1 Mattia Abdu. Durante questi eventi «ci sono problemi gravi alla viabilità, al concerto di Fedez credo che ci abbiamo messo mezz’ora a uscire dagli uffici del Municipio per prendere la metro – ha detto -. E come noi ci sono tante persone che lavorano negli uffici, contesto la visione che tutto deve stare in piazza Duomo che è una piazza chiusa e che ha limiti definiti. Va più regolamentata la situazione».