Sta facendo molto scalpore un post apparso sulla pagina Facebook del Consolato ucraino a Milano. Nella giornata del 28 febbraio è apparso un post con scritto: «Le porte del Consolato generale d’Ucraina a Milano sono aperte agli aspiranti legionari». Dopo poche ore l’annuncio è stato rimosso.
Consolato ucraino, il reclutamento dei legionari è contro la legge italiana
Il post del Consolato ucraino chiariva anche gli step necessari per candidarsi al ruolo di legionario: «Il primo passo dell’iter è un colloquio del candidato residente nel Nord Italia con il console. Al colloquio, a cui ci si può presentare senza appuntamento, è necessario portare il passaporto e documenti confermanti l’eventuale esperienza nel servizio militare/nel servizio delle forze dell’ordine/partecipazione a conflitti armati o altri documenti utili ai fini del colloquio».
Reclutare legionari è vietato dalla legge italiana. L’articolo 244 del Codice Penale cita testualmente: «Chiunque, senza l’approvazione del Governo, fa arruolamenti o compie altri atti ostili contro uno Stato estero, in modo da esporre lo Stato italiano al pericolo di una guerra, è punito con la reclusione da sei a diciotto anni».