Depositata la richiesta di una commissione d’inchiesta sul Centro di permanenza per i rimpatri di via Corelli. Annunciata nella conferenza stampa avvenuta a Palazzo Pirelli, la richiesta di istituzione della commissione arriva dall’iniziativa del consigliere regionale del Patto Civico Luca Paladini e dalle firme dei consiglieri afferenti ai gruppi di Patto Civico, Pd, Avs, Movimento 5 Stelle, Terzo Polo (Azione – Italia Viva) e alcuni esponenti di Lombardia Migliore.
Cpr di via Corelli e i trattamenti disumani
A seguito delle gravissime segnalazioni sulle numerose violazioni degli standard igienico-sanitari, della carenza di cure mediche e del mancato rispetto dei diritti umani fondamentali, riscontrati anche dai diversi accessi operati nel Centro dallo stesso consigliere Paladini, l’istituzione di una commissione d’inchiesta si pone come possibilità di azione concreta per il monitoraggio di una situazione sempre più critica.
Cpr di via Corelli, la richiesta dei consiglieri
«Riteniamo che esistano ragioni di prevenzione sanitaria, di attenzione ai diritti, di rendicontazione al Consiglio regionale di quanto accade nel Cpr di via Corelli – spiega Luca Paladini – per questo consideriamo la commissione d’inchiesta strumento necessario per accertare la situazione del Centro di permanenza per i rimpatri, le condizioni sanitarie e di vita delle persone soggette a provvedimenti di detenzione amministrativa».
Il Cpr di via Corelli commissariato
Il Cpr di via Corelli è stato sequestrato lo scorso dicembre a seguito di diverse ispezioni in cui sono state riscontrate la mancanza di medicinali, un presidio sanitario gravemente deficitario, camerate sporche, bagni «in condizioni vergognose» e «cibo maleodorante, avariato (…) scaduto». Dopo il sequestro del centro, ne è stato disposto il commissariamento.