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17. 05. 2024 08:02

Figli con due padri: Milano dice sì alla trascrizione di quello biologico

Nuova svolta dopo l’interruzione di inizio 2023

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Il Comune di Milano ha adottato una nuova politica riguardante la trascrizione degli atti di nascita di minori nati all’estero da coppie omogenitoriali, quindi figli con due padri, utilizzando la tecnica della gestazione per altri. Sebbene la trascrizione venga effettuata solo indicando il genitore biologico, il Ministero degli Interni ha espresso un parere favorevole a questa pratica parziale, tramite la Prefettura e su richiesta dell’Amministrazione comunale milanese. 

Figli con due padri, la novità del Comune di Milano

Il Comune di Milano valuterà attentamente la sussistenza del legame biologico tra il genitore e il minore, prima di procedere alla trascrizione parziale dell’atto di stato civile straniero. A tal fine, si richiede la traduzione e l’apostillatura dei documenti pertinenti. Questa nuova possibilità di trascrizione parziale dell’atto di nascita estero di un minore, con la menzione solo del padre biologico e non del padre intenzionale, è stata introdotta a seguito dell’interruzione delle trascrizioni e delle registrazioni dei figli nati da coppie omogenitoriali da parte del Comune di Milano all’inizio del 2023. Tale decisione è stata presa in seguito alla pubblicazione della Sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione il 30 dicembre 2022 (n. 38162), in cui si stabiliva che l’atto di nascita estero con due padri, per un minore nato all’estero con la tecnica della gestazione per altri, non era trascrivibile in Italia. 

Una nuova politica comunale

L’Amministrazione comunale milanese, si legge, «.. si è quindi impegnata a seguire questa nuova politica di trascrizione parziale degli atti di nascita esteri, garantendo così la registrazione dei minori nati da coppie omogenitoriali con il riconoscimento della loro filiazione biologica».

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Queste le parole del Sindaco di Milano, Beppe Sala: «Oggi è una giornata importante che vogliamo condividere con voi – dice rivolgendosi ai cittadini – il Comune di Milano potrà finalmente riprendere la trascrizione degli atti di nascita di minori nati all’estero con due papà, anche se con la sola indicazione del genitore biologico. Questo passo avanti, rispetto al quadro degli scorsi mesi, è l’effetto di una risposta al quesito che avevamo posto noi come Comune di Milano al ministero dell’Interno a seguito dello stop di inizio anno. In sostanza noi chiedevamo al governo di poter prescrivere in anagrafe gli atti di nascita dei bambini con due papà con riferimento quantomeno al genitore biologico».

Una documentazione necessaria 

Prosegue Beppe Sala: «Per questo, per evitare che il minore si trovasse in Italia, nella nostra città, senza alcun atto che certificasse il legame con la sua famiglia. E questo con le innumerevoli difficoltà connesse. Queste difficoltà, come dai comuni, abbiamo più volte denunciato sono estremamente concrete, pensate dall’impossibilità di ottenere la residenza e la carta d’identità, agli ostacoli connessi anche nell’accesso alle graduatorie degli asili nido, perché non risultavano residenti milanesi. Un’evidente, e veramente insostenibile, discriminazione in primis per i bambini e per le bambine. La risposta del ministero è stata favorevole, questo vuol dire che le coppie di papà potranno fare un passaggio in tribunale in meno e avere una certezza in più. Quindi, in questi giorni che cosa faremo? Innanzitutto riattiveremo la procedura per le famiglie di papà che necessitassero la trascrizione dell’atto di nascita del proprio bambino o della propria bambina e ricontatteremo poi personalmente quelle famiglie che, rientrate in Italia a Milano verso Febbraio Marzo non si erano potute vedere riconosciute. Neanche questo piccolo passo e che da allora sono nel limbo tra 1000 difficoltà e preoccupazioni». 

«Lotteremo al fianco della comunità arcobaleno»

Gaia Romani, Assessora ai Servizi Civici e Generali del Comune di Milano: «Seppur tutti i problemi denunciati in questi mesi, permangono, primo fra tutti nessun diritto e dovere per il nostro ordinamento, per l’ordinamento italiano in capo al secondo genitore. Così come d’altronde purtroppo accade anche per le coppie di madri che partoriscono in Italia. Però, per la prima volta il ministero ha chiarito che il Comune di Milano può valutare, ai fini della trascrizione del papà biologico del bimbo nato all’estero, anche i cosiddetti atti ulteriori che attestano e provano che chi sia il padre biologico, questo è il percorso che la famiglia ha intrapreso e non era mai successo che il ministero acconsentisse a lasciare che fossimo noi e non il tribunale a poter valutare sui cosiddetti atti ulteriori. Ci teniamo in questa occasione a rinnovare la nostra vicinanza e quella della città tutta alla Comunità arcobaleno. Siamo con voi e continueremo a lottare al vostro fianco sempre».

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