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03. 05. 2024 23:51

Dal minuto di rumore alle panchine rosse: i licei di Milano uniti in ricordo di Giulia Cecchettin

È per domani invece l'appuntamento lanciato dai collettivi studenteschi della Statale di Milano per un minuto di rumore davanti all'università

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Dal Manzoni al Tenca, dal Vittorini al Carducci, sono tanti i licei milanesi che hanno raccolto l’appello di Elena Cecchettin a fare rumore invece di osservare un minuto di silenzio per ricordare sua sorella Giulia Cecchettin. «Per le sorelle uccise non basta il lutto» è il messaggio degli studenti del liceo classico Manzoni, che nel cortile della scuola hanno ricordato che «la notizia della morte di Giulia ci fa arrabbiare ma non ci stupisce più perché Giulia è una delle tante, una delle tante donne uccise da un bravo ragazzo di buona famiglia».

Giulia Cecchettin, l’iniziativa del Tito Livio

«Tutto questo è inaccettabile, una morte ogni 72 ore è inaccettabile, parlatene in classe, con gli amici e i parenti, discutete sull’argomento, non state in silenzio. Vogliamo giustizia, vogliamo decostruzione, vogliamo rumore», l’appello degli studenti del liceo classico Carducci. In un altro classico, al Tito Livio gli studenti hanno deciso di dipingere di rosso una panchina nel cortile della scuola come simbolo contro la violenza sulle donne, mentre allo scientifico Vittorini è stata letta in ogni classe la poesia ‘Se domani’ di Cristina Torres-Caceres mentre gli studenti facevano rumore.

Giulia Cecchettin

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Alla Statale un flash mob per Giulia Cecchettin

Anche al Tenca, liceo di scienze umane, è stato riproposto l’invito della sorella di Giulia a “bruciare tutto” e studenti e studentesse hanno intonato cori ‘Giulia Giulia’ e alzato cartelli per ricordarla. È per domani invece l’appuntamento lanciato dai collettivi studenteschi della Statale di Milano per un minuto di rumore davanti all’università «per un flash mob per ricordare Giulia Cecchettin, per dare forza alla sorella Elena e a tutte le persone a loro care. Invitiamo il mondo della formazione a partecipare, con un oggetto rumoroso e con un cartello da lasciare appeso sulle pareti della Statale, dove lasceremo una corona di alloro fuxia e una targa per ricordare Giulia e per tutti coloro che mancano tra noi».

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