La mozione c’era, le intenzioni della maggioranza del Consiglio comunale meno. E’ andato in scena oggi a Palazzo Marino il dibattito sulla cittadinanza onoraria di Milano a Julian Assange, il giornalista e attivista australiano, fondatore di WikiLeaks, al centro di una diatriba internazionale tra Stati Uniti e Regno Uniti per la sua estradizione.
Julian Assange al centro del dibattito di Palazzo Marino
Julian Assange non diventerà cittadino onorario di Milano: la mozione presentata da Europa verde e dai consiglieri del gruppo Beppe Sala sindaco Enrico Fedrighini e Marco Mazzei è stata bocciata dalla maggioranza consiliare. «Abbiamo dato la cittadinanza a Patrick Zaky, bisogna avere il coraggio di farlo anche con chi è perseguitato da Paesi che non sono l’Egitto o simili. Non farlo sarebbe dare il via libera ad altre azioni del genere contro l’istituto della democrazia liberale», ha spiegato la consigliera di Europa Verde Francesca Cucchiara, prima firmataria della mozione.
Di tutt’altra idea il consigliere del Pd Daniele Nahum: «Uno stato deve avere il diritto di secretare delle carte per preservare la democrazia liberale. Non possiamo paragonare Assange con Patrick Zaky che si batte contro un regime che nega i diritti civili. Non possiamo paragonare gli Stati Uniti all’Egitto».