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17. 05. 2024 01:37

Maltempo a Milano, una settimana dopo il disastro: come procede il ripristino? Il futuro degli alberi spezzati

Ai lati delle strade ci sono ancora rami spezzati e tronchi di alberi, la rete tram Atm non è ancora stata ripristinata del tutto: il bilancio ad una settimana di distanza

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Erano da poco scattate le 4 di notte quando, tra lunedì 24 e martedì 25 luglio 2023, si è abbattuta una violenta ondata di maltempo a Milano. La città è stata completamente devastata. I cittadini si sono spaventati (e non poco). La mattina dopo tutti hanno dovuto fare la dolorosa conta dei danni. Ma arriviamo ad oggi. Ad una settimana di distanza, qual è la situazione? Come procede il ritorno alla normalità? Il Comune, il sindaco e la Regione hanno mantenuto le promesse fatte?

Maltempo a Milano: una settimana dopo

Il violento temporale ha portato con sé, la settimana scorsa, violente raffiche di vento che hanno raggiunto una velocità di oltre 100 chilometri orari. Dal cielo sono caduti 40 mm d’acqua. Le conseguenze di questa ondata di maltempo a Milano sono state molto gravi. Sono crollati centinaia di alberi in città, molti tetti di edifici e abitazioni sono stati scoperchiati, tantissime auto sono state danneggiate da tronchi di alberi e rami caduti e diverse strutture sono diventate inagibili.

Alle prime ore dell’alba, in migliaia a Milano si sono subito dati da fare per cercare di ritornare alla normalità. Normalità che comunque, data l’entità del nubifragio, non è stata raggiunta ancora oggi. I Vigili del fuoco, i membri della Protezione civile, gli agenti della Polizia locale, Amsa, Atm e MM sono corsi al lavoro. Le operazioni sono andate avanti 24 ore su 24.

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La maggior parte delle linee tram di Atm hanno subito variazioni e soppressioni, causando non pochi disagi per i cittadini. I parchi della città sono stati chiusi, così come il Castello Sforzesco, il Museo di Storia naturale, l’Idroscalo. Per facilitare gli spostamenti Area C è stata sospesa nelle giornate del 25 e il 26 luglio. Area B invece è rimasta attiva.

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Le richieste di intervento nel giro di 48 ore sono arrivate a 1.466. I mezzi impiegati quasi un centinaio. Il 60% del trasporto pubblico è stato ripristinato in due giorni. Da martedì mattina a venerdì sera sono state in tutto 920 le località in cui è stato richiesto un intervento per la caduta di alberi. I lavori di ripristino per tornare alla normalità dopo l’ondata di maltempo a Milano sono proseguiti anche nel corso del weekend.

Oggi, ad una settimana di distanza, la situazione è sicuramente migliorata ma, girando per la città, si vedono ancora per terra molti alberi abbattuti e tantissimi rami, posti agli angoli delle strade. Dunque, come dicevamo all’inizio, la normalità non è ancora ritornata. Probabilmente ci vorranno ancora giorni, se non settimane.

Atm rende noto oggi che è stata ripristinata la rete dei tram al 70% circa. Entro la fine della settimana l’obiettivo è di ripristinarla fino al 90%. Dove continueranno a esserci i problemi, il sindaco di Milano Beppe Sala ha fatto sapere che verranno messi a disposizione dei bus sostitutivi.

Maltempo a Milano e deposito degli alberi: il commento di Stefano Boeri 

E prossimamente, cosa succederà? Al momento non è dato saperlo ma, per rispondere a questa domanda possiamo rifarci al dibattito che si è acceso sui nostri social due giorni fa. Mentre facevamo il punto della situazione su Instagram dopo il nubifragio a Milano, abbiamo parlato del deposito in cui il Comune di Milano sta raccogliendo il legname trovato per strada. Tra i commenti sulla nostra pagina è spuntato quello di Stefano Boeri.

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Il noto architetto si è espresso così: «Credo sarebbe bello immaginare che almeno una parte del legname recuperato dalle centinaia di alberi abbattuti dall’uragano possa servire come materiale per realizzare un nuovo sistema di arredi pubblici per le strade e i parchi di Milano: panchine, chioschi, pensiline.. Triennale è a disposizione per promuovere un concorso di idee per dare un nuovo futuro alla silenziosa presenza di questi grandi alberi, rimasti accanto a noi, in tutti questi anni».

Boeri ha dunque avanzato l’ipotesi di utilizzare tutta questa legna derivante dagli alberi caduti a causa dell’ondata di maltempo a Milano per costruire nuovi arredi pubblici. Un’ipotesi davvero interessante, green e sostenibile che ha già riscosso grande successo tra i cittadini stessi. Verrà presa in considerazione dal Comune di Milano? Lo scopriremo presto.

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