Giornata di manifestazioni a Milano. «Milano ama la libertà. Contro ogni guerra e fascismo», è la scritta sullo striscione in testa al corteo della Rete Antifascista Antirazzista Meticci e Solidale che questo pomeriggio è partito da Piazza Fontana per concludersi in largo Cairoli.
Manifestazioni a Milano, in 500 con Rete Antifascista
Alla manifestazione, secondo le stime delle forze dell’ordine, hanno preso parte circa 500 persone che hanno raccolto l’appello della Rete per costruire «una piazza antifascista, transfemminista, ecologista, antirazzista, antimilitarista e internazionalista, vicino ai popoli coinvolti» nei molti conflitti «in corso nel mondo – si legge sui social -. Una piazza contro le falsità di chi invece chiede la pace, avallando però un’aggressione militare che fa strage di civili e di chi sogna il ventennio, sostenendo una società omofoba, misogina e razzista».
Manifestazioni a Milano, la fiaccolata
Frase questa che si riferisce all’altra delle due manifestazioni a Milano in programma oggi in centro: si tratta della fiaccolata promossa da Lealtà e Azione e alla quale hanno aderito altri gruppi di estrema destra e no vax e no green pass. La presenza di due manifestazioni di gruppi contrapposti nella stessa giornata ha messo in allerta le forze dell’ordine per eventuali scontri tra manifestanti.
Ferito un poliziotto
Un poliziotto è stato ferito nel corso di uno breve scontro fra antagonisti e forze dell’ordine. Circa settanta persone si sono staccate dal corteo organizzato dalla Rete Milano Antifascista Antirazzista e hanno tentato di accedere all’area del Foro Bonaparte facendo pressione sui reparti in assetto antisommossa di polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine hanno respinto i manifestanti, riconducibili all’area antagonista secondo quanto riferisce la questura, ma durante le fasi di contatto è stato ferito un funzionario di polizia.
Appoggio alla Russia
Sono circa 200 i manifestanti neofascisti che si sono radunati in piazza Cadorna per chiedere di «bloccare l’invio di armi a Kiev, togliere tutte le sanzioni alla Russia e imporci come forza diplomatica di mediazione delle parti», è scritto nella locandina di Uniti contro la guerra, il comitato nato dal basso ma che ha dietro anche nomi come quello dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. Proprio Alemanno ha postato sui social un video in cui molti manifestanti sventolano il tricolore.