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20. 04. 2024 00:12

Milano, anche i ricchi piangono: la Residenza degli Orti è abusiva, va demolita

A deciderlo il Consiglio di Stato, che ha bocciato l’ultimo ricorso dei proprietari

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La Residenza degli Orti, stabile di lusso che si trova all’angolo tra le vie Borgazzi e Burigozzo a Milano, in zona Corso Italia, è abusiva e va abbattuta. Questo quanto deciso dal Consiglio di Stato, che ha ribadito l’irregolarità nella costruzione dello stesso non concedendo il condono e rispedendo al mittente il ricorso presentato da parte dei proprietari. Dopo tanti anni, dunque, quella del Consiglio di Stato potrebbe davvero essere la sentenza definitiva e porterà all’esecuzione forzosa da parte del Comune di Milano.

La Residenza degli Orti andrà abbattuta 

La Residenza degli Orti rientra dunque tra le opere non legittime che vanno demolite, visto oltretutto che Palazzo Marino ha già escluso l’ipotesi alternativa all’abbattimento, vale a dire una pesante sanzione pecuniaria a carico dei proprietari. Lo stabile, un tempo sede di un asilo, subì modifiche tra il 2007 e il 2008, dietro  sette concessioni edilizie in sanatoria: prima il sottotetto venne trasformato in due appartamenti, poi venne creato un nuovo piano (originariamente lo stabile era di un solo piano e piano terra) con altri appartamenti. Nel 2010, poi, la società Diana Bis srl ottiene dall’amministrazione Moratti il permesso di costruire un edificio residenziale di sette piani (on palestra al piano terra.

Cosa dicono gli atti 

«Sulla base di tale atto abilitativo – si legge negli atti – si procedette alla demolizione dell’immobile originario e alla costruzione del nuovo edificio con le maggiorazioni di volumetria del 30% previste dalla legge regionale, sulla volumetria esistente, quale risultante dai provvedimenti di sanatoria emanati negli anni 2007/2008 per la trasformazione del sottotetto e per il piano ricavato mediante soppalchi al piano terra». E qui inizia la battaglia giudiziaria dei residenti dei due condomìni confinanti di corso Italia, che chiedono la demolizione dell’opera. In primo grado il Tar respinge il ricorso, ma nel 2014 il Consiglio di Stato ribalta la situazione.

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La decisione definitiva del Consiglio di Stato

A quel punto, il Comune a guida Pisapia si attiva per dare esecuzione alla sentenza con un ordine di demolizione di quanto illegalmente costruito. Decisione impugnata da Diana Bis, che viene però sconfitta da due sentenze sfavorevoli. Nei giorni scorsi l’ultimo pronunciamento, ancora del Consiglio di Stato e ancora contro Diana Bis. E ora lo stabile, a tutti gli effetti abusivo, andrà abbattuto.

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