17/02/24 – Pesante e significativa bocciatura per le multe via app. A sancirla è stata un giudice di pace, Larisa Marchioretto, con una sentenza che è già a suo modo storica. La magistrata onoraria ha infatti evidenziato diverse lacune nel sistema di notifica tramite l’app, che hanno impedito ai cittadini di usufruire dei benefici previsti, come lo sconto del 30% per il pagamento entro cinque giorni dall’infrazione.
Multe via app, il caso
Il caso specifico riguardava una residente che, nonostante avesse scaricato l’app e inserito la propria targa sul Fascicolo del Cittadino, non aveva ricevuto notifica dell’infrazione. Il ricorso presentato dall’avvocata Francesca Beretta, assistita dalla collega Elisa Cerbone, contestava l’illegittimità del verbale di accertamento o chiedeva la riduzione della multa, sottolineando la mancanza di notifica dell’avviso di infrazione e il pregiudizio subito dalla cittadina.
Multe via app, il sistema del Comune
Il sistema introdotto dal Comune prevedeva che le violazioni del Codice della Strada per divieto di sosta fossero comunicate esclusivamente tramite app eliminando i tradizionali avvisi cartacei. Tuttavia, la giudice ha evidenziato le difficoltà incontrate dai cittadini nel fruire dei benefici del sistema, specialmente in caso di assenza di segnale o problemi tecnici con l’app stessa.
Multe via app, la sentenza
Nella decisione del 22 gennaio, la giudice ha confermato il verbale riducendo l’importo della multa del 30% e delle spese di notifica, riconoscendo i difetti del sistema implementato dal Comune. L’avvocata Beretta ha accolto favorevolmente la decisione della magistratura onoraria, sottolineando l’importanza di garantire un’azione trasparente e equa da parte della pubblica amministrazione a tutela dei cittadini. Ha anche evidenziato come imporre una modalità di notifica delle sanzioni che non sia funzionante e discriminatoria verso chi non può utilizzarla rappresenti un onere economico ingiusto, specialmente in un periodo di difficoltà economica per molti.