Il giorno più atteso nel processo a Impagnatiello, il barman dell’Armani Bamboo accusato dell’omicidio della sua compagna Giulia Tramontano, avvenuto il 27 maggio dello scorso anno a Senago, è arrivato. Giulia, all’epoca della sua morte, era incinta di sette mesi e fu brutalmente uccisa con 37 coltellate.
Processo a Impagnatiello, la testimonianza dell’amante
In aula, protetta da un paravento, parlerà l’amante del trentenne, la seconda donna con cui Impagnatiello intratteneva una relazione da mesi e da cui aspettava un figlio, prima che lei decidesse di abortire.
Processo a Impagnatiello, Chiara Tramontano: «Una sola condanna, ergastolo»
Poco prima dell’inizio del processo a Impagnatiello, Chiara Tramontano, sorella di Giulia, ha condiviso un post su Instagram chiedendo «Una sola condanna, ergastolo». Condividendo un vecchio post della vittima che parlava di giustizia divina, Chiara ha espresso la sua fiducia nella giustizia terrena e ha promesso di lottare per la verità in memoria di sua sorella. Anche la madre di Giulia, Loredana, ha manifestato il suo dolore sui social, dedicando parole commoventi alla figlia e promettendo di lottare per lei in tribunale.
Una deposizione cruciale
Il legale di Impagnatiello, Samanta Barbaglia, ha dichiarato che la deposizione dell’amante sarà cruciale per l’indagine. Tuttavia, ha anche sottolineato che Impagnatiello è profondamente colpito dalla situazione e che sarà necessaria una valutazione psichiatrica per comprendere appieno la sua condizione mentale.
I carabinieri confermano i tentativi di avvelenare Giulia e il feto
Nelle udienze precedenti del processo a Impagnatiello, i carabinieri hanno testimoniato sui tentativi del barman di avvelenare Giulia e il feto, mentre lo stesso imputato ha chiesto scusa in dichiarazioni spontanee.
