HYPERLOCAL – Il giornale che diventa manifesto. Continua il progetto di Zero alla scoperta dei quartieri milanesi che raccoglie interviste, foto, locandine in affissioni che raccontano le vite di quartiere dei milanesi: “Una mostra a cielo aperto del sottocasa”.
Dopo i quartieri di NoLo, Navigli, Porta Venezia, Chinatown e Calvairate, è il momento del quartiere Centrale: affissioni di interviste e foto di personaggi iconici raccontano l’anima del quartiere della stazione in piazza Duca d’Aosta.
Alla scoperta dell’anima del quartiere Centrale
Centrale è un quartiere di passaggio, che si attraversa per prendere e perdere i treni, ma non solo: a circondare una delle architetture più iconiche della città brillano un’infinità di locali per la notte e per il giorno, mercati, negozi, baracchini di ogni sorta, hotel a 5 stelle.
Il quartiere centrale è in perenne trasformazione, rappresenta la vivacità milanese che sa attrarre attorno a sé studi creativi che spaziano dalla grafica alla programmazione videoludica, al fashion fino alle più celebri etichette discografiche della città, come Asian Fake.
![quartiere centrale](https://www.mitomorrow.it/wp-content/uploads/2022/02/hyperlocal.jpg)
Il progetto Hyperlocal è nato per attivare e sollecitare le filiere creative e culturali milanesi, per dare visibilità agli attori delle reti locali, coinvolgendo realtà musicali, artistiche e associazionistiche di quartiere.
«Quartiere Centrale è iconico, come iconica sono le crew di skaters che da più di trent’anni calcano Piazza Duca d’Aosta, tra le skate-plaza più celebri al mondo, e plasmano la città secondo le pieghe dei tricks. Sperimentale, Quartiere Centrale, sarà per la stazione, ma guarda sempre fuori: come la folktronic di Go Dugong o la ricerca sonora di Katatonik Silentio, ma anche il fashion outdoor DIY di Ryon Vert o la Gioventù Cosmica di Vitelli», raccontano da Zero. E ci aspettano ai piedi dei manifesti a leggere l’anima di Centrale.