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04. 05. 2024 03:08

L’omicidio di Roberto Franceschi, 50 anni fa i tragici scontri alla Bocconi

Franceschi rimase vittima di un proiettile sparato da un'arma in dotazione alle forze di polizia e morì dopo una settimana di coma

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Sono passati esattamente 50 anni dal 23 gennaio 1973: quel tragico martedì invernale in cui si consumò l’omicidio di Roberto Franceschi, coinvolto negli scontri tra la polizia e gli studenti dell’Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano. Franceschi rimase vittima di un proiettile sparato da un’arma in dotazione alle forze di polizia e morì dopo una settimana di coma.

Chi era Roberto Franceschi

Roberto Franceschi era nato a Milano il 23 luglio 1952 da Lydia e Mario, entrambi appartenenti a famiglie della media borghesia. Dopo essersi diplomato al liceo scientifico statale “Vittorio Veneto”, si iscrisse alla facoltà di Economia Politica della Bocconi. Aderì all’allora Movimento Studentesco, diventandone uno dei leader con l’obiettivo di arginare l’insorgere di quella mentalità che voleva l’attività politica prioritaria rispetto all’impegno culturale e la ricerca della via facile nello studio.

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Roberto Franceschi, la tragica sera del 23 gennaio 1973

La sera del 23 gennaio 1973 era in programma un’assemblea del Movimento Studentesco presso l’Università Bocconi. Assemblee di quel tipo erano state fino ad allora autorizzate normalmente e non avevano mai dato adito a nessun incidente, ma l’allora rettore, Giordano Dell’Amore, stabilì che potessero accedere all’Università solo gli iscritti, mostrando il libretto. La polizia circondò così l’università con un nucleo di un centinaio di agenti.

Gli scontri e la morte di Roberto Franceschi

All’avvicinarsi dei giovani diretti all’assemblea, molti di essi vennero allontanati bruscamente: seguirono aspre contestazioni da parte dei giovani e nacque un breve scontro con gli studenti e i lavoratori. Vistisi attaccati, agenti e funzionari di polizia spararono vari colpi d’arma da fuoco ad altezza d’uomo. Furono colpiti Roberto Franceschi (raggiunto al capo) e l’operaio Roberto Piacentini (alla schiena). Lo studente rimase in coma per una settimana, morendo infine alle 15.25 del 30 gennaio.

La Fondazione Roberto Franceschi

Nel ricordo del giovane, è stata costituita nel 1996 la Fondazione Roberto Franceschi, che svolge attività culturale nel campo delle ricerche sociali, dei diritti umani e dell’educazione alla mondialità. Questa scelta vuole ricordare il percorso ideale, di forte impegno intellettuale e sociale, che aveva intrapreso il giovane Franceschi. La Fondazione offre iniziative culturali e occasioni di riflessioni critica attraverso pubblicazioni, incontri, dibattiti sui diritti umani e civili e mostre. Essa sostiene inoltre gli studenti che discutono tesi di laurea sul sottosviluppo e sull’emarginazione sociale.

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