Lo smog a Milano non dà tregua. La città deve affrontare ancora due giorni di «condizioni favorevoli all’accumulo degli inquinanti», prima di un lieve miglioramento. Tuttavia, la realtà delle centraline di Arpa Lombardia evidenzia un quadro preoccupante, con livelli di inquinamento ben al di sopra dei limiti consentiti.
Smog a Milano, nel 2024 già 29 giorni di sforamento dei limiti
Secondo un’analisi sullo smog a Milano, con dati raccolti tra gennaio e febbraio dal 2018 a quest’anno, fatta eccezione per il 2020 che ha registrato il numero più alto di giorni consecutivi di superamento dei limiti all’inizio dell’anno (39), il 2024 ha già segnato un numero considerevole di 29 giorni di sforamento, con una media parziale annuale di 53 microgrammi per metro cubo di Pm10 e 40 di Pm2,5.
Gli anni precedenti mostrano una tendenza altalenante, con il 2021 che è stato il migliore, registrando solo 11 giorni di superamento, seguito dal 2023 con 17 e dal 2018 con 23. Tuttavia, il 2022 ha visto un’impennata con 36 giorni consecutivi di superamento dei limiti.
Smog a Milano, chiesto incontro urgente
Di fronte a questa situazione critica, l’assessore regionale all’Ambiente Giorgio Maione ha richiesto urgentemente la convocazione della cabina di regia sulla qualità dell’aria nel bacino Padano per coordinare azioni condivise. Nel frattempo, il Pd Metropolitano ha inviato una lettera a Palazzo Lombardia esortando le autorità a prendere le proprie responsabilità e adottare tutte le politiche necessarie per affrontare questa emergenza.
Smog a Milano, allarme dei medici. I cittadini si mobilitano e chiedono provvedimenti urgenti
Parallelamente, a causa dello smog a Milano i medici lanciano l’allarme sulle malattie respiratorie, evidenziando un aumento delle patologie polmonari, delle allergie e dei disturbi correlati allo smog. Questo quadro preoccupante ha spinto i cittadini a mobilitarsi, con una petizione su Change.org che ha raccolto 17.000 firme in poche ore, chiedendo al sindaco Sala e alla Regione di adottare provvedimenti urgenti e seri per affrontare la crisi dell’inquinamento. La situazione è critica, è tempo di agire.
