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05. 05. 2024 00:35

Smog, un mese disastroso per la salute dei milanesi: la soglia critica è stata superata in 17 giorni su 31

Si torna a parlare in modo preoccupante di smog a Milano e non solo

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Si torna a parlare in modo preoccupante di smog a Milano e non solo. Il primo mese del 2024 si è concluso con l’inaspettato ritorno dell’inversione termica nell’area padana, una caratteristica meteorologica degli inverni nella pianura che comporta l’accumulo di aria fredda e inquinanti a livello del suolo. Questo fenomeno si è manifestato in modo preoccupante a causa dell’alta pressione atmosferica.

Smog, i dati

I dati provenienti dalle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria dipingono una situazione allarmante, soprattutto nelle grandi città come Monza e Milano, che hanno già superato la soglia critica per l’esposizione acuta alle polveri sottili per diciassette giorni. Anche altre città della pianura, tra cui Cremona e altri capoluoghi, stanno vivendo una situazione simile a causa delle polveri sottili secondarie, prodotte quando gli ossidi d’azoto provenienti dal traffico pesante reagiscono con l’ammoniaca emessa dagli allevamenti intensivi concentrati nella regione lombarda. In queste aree, la concentrazione delle polveri sottili supera di dieci volte il valore raccomandato per la salute umana dall’OMS.

Smog, la situazione

Questa situazione è un duro colpo per una regione che aveva recentemente festeggiato miglioramenti nella qualità dell’aria nel 2023 ma si trova ora impreparata ad affrontare l’emergenza sanitaria legata all’inquinamento atmosferico. Le restrizioni sono state introdotte solo dopo sette giorni di accumulo inesorabile di inquinanti.

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Smog in Lombardia

In regioni vicine come l’Emilia-Romagna, le misure sono state attivate in modo più tempestivo grazie a protocolli che utilizzano modelli di previsione meteorologica. È ancor più preoccupante il fatto che in Lombardia le misure siano state attivate solo in alcune province, come ad esempio Brescia, dove gli spandimenti di liquami zootecnici sono ripresi senza restrizioni dopo il periodo invernale. Queste attività hanno un impatto significativo sulla qualità dell’aria, e di conseguenza, le concentrazioni di polveri sottili stanno nuovamente peggiorando.

Legambiente e smog

La presidente di Legambiente Lombardia, Barbara Meggetto, ha così commentato: «Ormai sappiamo tutto sul come e da quali fonti inquinanti si genera l’inquinamento atmosferico in Pianura Padana. In particolare, sappiamo che le prime cause sono legate al traffico veicolare e alle emissioni degli allevamenti».

«Non ci sono più scuse per una Regione che pare disinteressarsi alla salute dei suoi dieci milioni di abitanti, e che non solo non interviene con misure incisive sulle cause strutturali della cattiva qualità dell’aria, ma non è nemmeno in grado di governare le situazioni di emergenza sanitaria, quali sono quelle di questi giorni, attraverso tempestive ed efficaci misure di limitazione del danno e quindi delle attività più inquinanti: chi governa la nostra regione è colpevolmente inadeguato ad affrontare la crisi ambientale».

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