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Milano
27. 04. 2024 15:06

Stazione Garibaldi, giovane aggredito e rapinato: 80 punti di sutura in viso. Arrestati in undici

L'aggressione è avvenuta lo scorso mese di agosto per mano di persone tra i 19 e i 36 anni

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Per aver sfregiato al volto – in stazione Garibaldi – un ragazzo di 19 anni con un taglio dalla fronte al mento suturato con 80 punti e per averlo pure rapinato del borsello in cui erano riposti alcuni effetti personali, tra cui lo smartphone e il portafogli, è stata eseguita oggi a Milano una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 11 persone di origini egiziane tra i 19 e i 36 anni.

Violenza
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Stazione Garibaldi, il fatto è accaduto una volta scesi dai vagoni

Le indagini, coordinate dal VII dipartimento della Procura e condotte dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Milano, con la collaborazione degli agenti del Compartimento Polfer per la Lombardia, hanno preso il via dopo la violenta aggressione che risale al 6 agosto dell’anno scorso nel piazzale Freud davanti all’ingresso della Stazione Garibaldi. Secondo la ricostruzione, avvenuta anche tramite l’analisi di numerosissimi filmati e l’acquisizione di dichiarazioni di testimoni, la vittima stava rientrando con alcuni amici dopo una gita a Lecco.

Già sul treno la comitiva di ragazzi originari dell’Ucraina sarebbe stata stata presa di mira dal gruppo di egiziani. Una volta scesi dai vagoni la situazione è degenerata fino a sfociare in una violentissima aggressione. Con il diciannovenne rapinato e mandato in ospedale con contusioni su tutto il corpo, un vistoso taglio al viso, causato verosimilmente da un coccio di bottiglia.

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La trappola organizzata dai nordafricani

Secondo la ricostruzione degli inquirenti e degli investigatori, una volta scesi tutti dal treno e giunti nel sottopassaggio ferroviario della stazione Garibaldi, il gruppo di nordafricani ha proseguito a prendere in giro e molestare i giovani ucraini al punto da sfilare gli occhiali dal volto il giovane. Da qui una prima breve colluttazione e poi la “trappola” organizzata dagli egiziani. I quali, con l’aiuto di alcuni connazionali, chiamati a raccolta e arrivati alla spicciolata da alcuni punti di ritrovo vicini alla stazione, come piazza Gae Aulenti, hanno messo in atto la violenta aggressione, per altro armati di cinture dei pantaloni e cocci di bottiglia.

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