Dal 9 marzo al 12 marzo, in 40 città italiane, dalla capitale Roma a Milano, da Cagliari a Trieste, e molte altre, si terranno manifestazioni dal titolo “Stop al Codice della Strage”. Queste proteste sono organizzate dalle associazioni familiari delle vittime della strada e altre organizzazioni, avversarie del nuovo Codice della Strada proposto dal Ministro Salvini e attualmente in discussione in Parlamento.
Stop al Codice della Strage, Milano
Stop al Codice della Strage, il punto
Il 12 marzo, inizierà la discussione finale alla Camera dei Deputati per l’approvazione in prima lettura delle modifiche al Codice della Strada. Secondo i critici, queste modifiche andranno a peggiorare la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile in Italia, portando il paese indietro di circa 40 anni rispetto agli standard europei. Si prevede che le modifiche favoriranno maggiormente i veicoli più pesanti a discapito dei mezzi più leggeri e degli utenti vulnerabili come pedoni, ciclisti, e utenti della micromobilità.
Le principali critiche al nuovo Codice della Strada includono l’aumento dei limiti di velocità, la riduzione dei controlli per eccesso di velocità e sosta abusiva, e la diminuzione delle sanzioni per le infrazioni. Inoltre, si prevede che il nuovo codice indebolirà l’autorità dei comuni nel regolamentare la circolazione stradale e ostacolerà l’implementazione di misure a favore della mobilità sostenibile, come la realizzazione di nuove piste ciclabili.