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03. 05. 2024 16:23

“Stop al Codice della Strage”, pedalata per la sicurezza stradale a Milano

Queste proteste sono organizzate dalle associazioni familiari delle vittime della strada e altre organizzazioni

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Dal 9 marzo al 12 marzo, in 40 città italiane, dalla capitale Roma a Milano, da Cagliari a Trieste, e molte altre, si terranno manifestazioni dal titolo “Stop al Codice della Strage”. Queste proteste sono organizzate dalle associazioni familiari delle vittime della strada e altre organizzazioni, avversarie del nuovo Codice della Strada proposto dal Ministro Salvini e attualmente in discussione in Parlamento.

Stop al Codice della Strage, Milano

A Milano, il 10 marzo, si terrà un importante appuntamento per protestare contro il Nuovo Codice della Strada. L’evento Stop al Codice della Strage inizierà con una pedalata collettiva in modalità “slow ride” che partirà alle 15:30 davanti alla Triennale di Milano. Questa pedalata rappresenta un’occasione per ribadire l’importanza di ridurre la velocità nella circolazione stradale per garantire maggiore sicurezza per tutti gli utenti della strada.

Stop al Codice della Strage, presidio

La pedalata “Stop al Codice della Strage” si concluderà in Largo Undici Settembre angolo Corso Monforte, vicino alla prefettura, dove è previsto un presidio con brevi interventi e un momento di “microfono aperto” per esprimere le critiche contro la proposta del Nuovo Codice della Strada. Durante l’evento, saranno anche installate delle commemorazioni per ricordare le persone che hanno perso la vita sulle strade.

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Stop al Codice della Strage, il punto

Il 12 marzo, inizierà la discussione finale alla Camera dei Deputati per l’approvazione in prima lettura delle modifiche al Codice della Strada. Secondo i critici, queste modifiche andranno a peggiorare la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile in Italia, portando il paese indietro di circa 40 anni rispetto agli standard europei. Si prevede che le modifiche favoriranno maggiormente i veicoli più pesanti a discapito dei mezzi più leggeri e degli utenti vulnerabili come pedoni, ciclisti, e utenti della micromobilità.

Le principali critiche al nuovo Codice della Strada includono l’aumento dei limiti di velocità, la riduzione dei controlli per eccesso di velocità e sosta abusiva, e la diminuzione delle sanzioni per le infrazioni. Inoltre, si prevede che il nuovo codice indebolirà l’autorità dei comuni nel regolamentare la circolazione stradale e ostacolerà l’implementazione di misure a favore della mobilità sostenibile, come la realizzazione di nuove piste ciclabili.

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