La posizione dei tassisti sull’articolo 10 del Ddl Concorrenza non è cambiata, ma viene riconosciuta la presenza di un dialogo con le istituzioni.
Sciopero e dialogo, le richieste dei tassisti
«Dopo i due giorni di sciopero e la ripresa del normale servizio stanno riprendendo proprio in queste ore i colloqui con le istituzioni, in particolare al Mims – dice Emilio Boccalini, vice presidente di Taxiblu 02.4040, tra i Radiotaxi di Milano -. Sempre positivo il dialogo, vedremo poi al termine quanto ci sarà da essere ottimisti o meno ma è certo fondamentale e cruciale far comprendere le nostre ragioni sull’articolo 10 del Ddl concorrenza del quale richiediamo lo stralcio».
La viceministra delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Teresa Bellanova, ha già chiarito che il punto su cui si lavorerà (e di cui già si è parlato nell’incontro avvenuto poche ore prima dei due giorni di sciopero caduti martedì e mercoledì) non è lo stralcio ma una maggiore chiarezza delle norme riguardanti il Ddl Concorrenza. Sarà quindi necessario trovare ancora un punto d’incontro che pare complicato da incastrare. «È una fase decisiva per noi e per la storia di un servizio come quello Taxi, almeno per come lo conosciamo e per come dovrebbe, anzi per come non dovrebbe essere se non vogliamo rischiare di perdere un servizio che lo ricordo è pubblico, ma alla luce del Ddl in questione cadrebbe in mano a privati e multinazionali, con tutte le conseguenze del caso», afferma ancora in tal senso Boccalini.
I risultati dell’astensione dal lavoro di metà settimana (che il Governo aveva chiesto in extremis di rimandare o cancellare) dimostrano che le associazioni sono riuscite a far passare il messaggio e a mantenere una certa compattezza all’interno dei propri ranghi. L’adesione allo sciopero dei tassisti è stato di oltre il 90% con enormi disagi per chi doveva raggiungere in particolare gli aeroporti.