Il sindaco Sala ha mantenuto la sua promessa di non attendere i ricorsi al Tar prima di procedere con l’emissione di nuove licenze per i taxi. Ieri, il Comune ha annunciato il bando per l’assegnazione di 450 nuove licenze a titolo oneroso. Tuttavia, i sindacati delle auto bianche hanno richiesto ai giudici amministrativi di sospendere l’atto emanato da Palazzo Marino. Se l’iter procederà senza intoppi, i nuovi taxi potrebbero essere in strada in autunno.
Taxi a Milano, il bando
Delle 450 licenze, 300 saranno di tipo ordinario, richiedendo un contributo di 96.500 euro ciascuna. Le restanti 150 saranno a contributo agevolato, di cui 50 destinate a veicoli per il trasporto di persone con disabilità (contributo di 77.200 euro), altre 50 vincolate all’impegno di fornire servizio negli orari serali, notturni e nei fine settimana per almeno 5 anni (contributo di 67.550 euro), e infine 50 licenze riservate a coloro che soddisferanno entrambi i criteri (contributo di 57.900 euro).
Taxi a Milano, conti
I proventi derivanti dalle nuove licenze saranno destinati a un Fondo presso il Comune e distribuiti in modo proporzionale ai titolari delle licenze taxi attivi al momento della pubblicazione del bando. Coloro che sceglieranno di utilizzare veicoli appositamente attrezzati per il trasporto di persone con disabilità avranno la licenza vincolata permanentemente all’intestatario, anche in caso di sostituzione del veicolo o cessione della licenza. Il mancato rispetto di tale vincolo comporterà la revoca della licenza.
Taxi a Milano, dichiarazioni
L’assessora alla Mobilità, Arianna Censi, esprime fiducia nel miglioramento del servizio con l’introduzione delle nuove licenze, sottolineando che ciò beneficerà anche gli attuali tassisti. Si prevede un aumento degli utenti grazie a un servizio più efficiente. Inoltre, il vincolo permanente per le licenze destinate al trasporto di persone con disabilità assicura che nel tempo non diminuiranno i veicoli attrezzati. Tuttavia, i sindacati Tam, Satam e Unione artigiani hanno risposto criticamente, annunciando l’impugnazione del bando e chiedendo la sua sospensiva.