Non è ancora chiuso il caso relativo all’arrivo a Milano del tribunale dei brevetti europeo. Tutto è cominciato nel 2013 con l’attribuzione dei tribunali competenti in Francia, Germania e Inghilterra, con l’Italia fuori dai giochi. Poi Londra dovette lasciare una delle sedi centrali causa Brexit e ora Milano si trova a un passo dal subentrare, ma c’è un però.
Tribunale dei brevetti europeo, il caso
Se l’istituzione degli uffici che si occuperanno di brevetti a livello europeo è già predisposta in via San Barnaba 50 nella sede del Tribunale del Lavoro dove la Terza sede centrale in Europa sarebbe l’organismo per dirimere le controversie brevettuali, il vero problema come sottolineato dall’onorevole Lia Quartapelle (Pd) in un’interrogazione parlamentare resta quello delle competenze.
Tribunale dei brevetti europeo, Quartapelle
«Il Tribunale dei brevetti europeo potrebbe arrivare a Milano con competenze però dimezzate” rispetto a Londra per gli esiti delle negoziazioni con Francia e Germania». La sede milanese comporterebbe l’apertura di decine di studi legali specializzati o la creazione di filiali di studi che già si occupano della materia.
Tribunale dei brevetti europeo, futuro
Per sapere come andrà a finire bisognerà aspettare ancora: il primo giugno entrerà in vigore il sistema brevettuale che promette una tutela europea più ampia e a prezzi più convenienti (più cause nazionali accorpate in un unico procedimento europeo con relativo abbattimento dei costi legali) e il relativo tribunale le cui sentenze saranno valide in tutta Europa.