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11. 05. 2024 12:02

Ultima Generazione ancora in azione: Milano bloccata, in tilt viale Lucania

Nuova campagna di disobbedienza civile nonviolenta e nuovi sit-in per terra, le proteste dei cittadini

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La giornata milanese inizia con un blocco stradale ad opera di Ultima Generazione oggi, 13 novembre 2023. La protesta ha causato un notevole ingorgo in viale Lucania, particolarmente congestionata per chi arriva dall’A1. I manifestanti si sono posizionati sulle strisce pedonali, impedendo il passaggio dei veicoli verso il centro della città. Questa azione è in linea con la campagna di disobbedienza civile nonviolenta portata avanti dal gruppo, nato nel 2021, che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle catastrofi generate dal riscaldamento globale.

 

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Ultima Generazione ancora in azione per le vie di Milano

Ultima Generazione è composta da persone di diverse età, accomunate dalla preoccupazione per gli effetti della crisi climatica. Il gruppo non ha un leader centrale, ma si organizza in vari gruppi sparsi per il Paese, coordinandosi su specifici progetti. Le loro attività sono sostenute principalmente attraverso crowdfunding, servizi legali pro bono e finanziamenti dal Climate Emergency Fund.

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Le azioni di Ultima Generazione

Le azioni di Ultima Generazione non si limitano ai blocchi del traffico, ma includono anche imbrattamenti alla sede del Ministero della Transizione Ecologica a Roma, scioperi della fame, e sit-in presso le sedi di partiti politici e aziende. Queste azioni mirano a mantenere alta l’attenzione sulla crisi climatica, sottolineando l’esigenza di interrompere gli investimenti in combustibili fossili e di promuovere le energie rinnovabili.

La campagna “Non paghiamo il fossile”

Ultima Generazione ha ottenuto maggiore visibilità rispetto ad altri gruppi attivisti per lo stesso ideale, grazie all’unicità e alla frequenza delle loro azioni. La loro campagna “Non paghiamo il fossile” enfatizza la necessità di ridurre le emissioni di gas serra a zero entro il 2025 e di istituire assemblee cittadine per promuovere il cambiamento. Attraverso queste azioni di protesta, il gruppo si rivolge a politici, società civile e lavoratori dell’informazione, cercando di suscitare una risposta più incisiva alla crisi climatica.

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