I volontari dell’Ordine del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (Cisom) sono attivi da tantissimi anni a Milano e nel resto d’Italia. Ogni giorno, compresi i festivi, offrono un aiuto medico a tutti coloro che ne hanno bisogno: dai clochard fino ai tossicodipenti. Proprio per questo motivo sono particolarmente attivi nell’area intorno al Boschetto di Rogoredo, per la quale chiedono l’attivazione di un hub vaccinale dedicato proprio a chi fa uso di sostanze stupefacenti.
Vaccini per i clienti del Boschetto di Rogoredo
Da alcuni mesi è iniziata la campagna vaccinale rivolta ai senza tetto grazie anche all’utilizzo di alcune postazioni mobili. Tuttavia nulla di simile è presente per i numerosi tossicodipendenti della periferia milanese. «È importante includere tutti nella campagna vaccinale, abbiamo chiesto al Comune di darci la possibilità di attivarlo anche per i ragazzi di Rogoredo», spiega Gabriele Tosi volontario e responsabile nazionale comunicazione Cisom.
I tossicodipenti sono soggetti particolarmente fragili che davanti all’ansia e alla paura generata dalla pandemia si rifugiano sempre più nell’abuso di sostanze. Inoltre a differenza dei clochard che tendono ad isolarsi, loro hanno vite promiscue in cui le possibilità di contagio sono molto più alte.
Da tre anni le squadre milanesi allestiscono fuori dal Boschetto di Rogoredo un punto di riferimento con l’ambulatorio medico mobile. «Il nostro rapporto si basa sulla fiducia – aggiunge Tosi – . Basta anche solo un acqua e menta d’estate per riuscire a parlare con uno di loro, sono sempre più giovani». Ora la palla passa al Comune: si attendono le prossime mosse per mettere in sicurezza anche gli “ultimi” di Rogoredo.