Ad alcuni dipendenti ATM sprovvisti di certificazione verde è stato impedito l’ingresso alla mensa aziendale. Come ormai noto, a partire dal 6 agosto, è obbligatorio esibire il Green Pass per poter accedere a mense e ristoranti al chiuso. L’episodio ha scatenato la protesta di sindacati ed esponenti comunali.
Senza Green Pass non si entra
L’obbligo di Green Pass per accedere alle mense aziendali, secondo i sindacati, non tutelerebbe tutti i dipendenti fragili che non possono essere vaccinati e i NoVax, ossia coloro che per scelta rifiutano la vaccinazione.
“I dipendenti Atm, seppur sprovvisti di green pass, devono andare a lavorare e nessuno si preoccupa se lavorano in uffici angusti a stretto contatto con colleghi oppure se guidano i mezzi pubblici con viaggiatori a bordo” commenta il consigliere comunale De Chirico, sottolineando come i lavoratori della compagnia non provvisti di certificazione verde vengano comunque fatti lavorare alle medesime condizioni di coloro che hanno completato il ciclo vaccinale.
Proprio come i possessori di Green Pass, infatti, lavorano a stretto contatto con il pubblico e con gli altri colleghi senza alcuna particolare restrizione.
Serve una soluzione
La normativa vigente che stabilisce l’obbligo di esibizione del Green Pass non tiene conto di alcune particolarità. Occorre pertanto che i vertici aziendali, in accordo con la Rsu, trovino una soluzione per garantire a tutti i dipendenti pari opportunità anche per quanto riguarda l’erogazione del pasto aziendale.
Sempre da De Chirico arriva una proposta in questo senso; a chi è sprovvisto della certificazione sanitaria per i più svariati motivi dovrebbe spettare l’erogazione di ticket lunch per andare a sedersi all’esterno in qualsiasi bar in grado di ospitare i lavoratori.
Sulla vicenda, ancora, non è intervenuto il sindaco Sala.
