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04. 05. 2024 04:17

Violenza sulle donne, sabato presidio in piazza della Scala. Sono 5.588 le donne nei centri Antiviolenza

La violenza di genere è una piaga che attraversa età, classi sociali e culturali

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Una data simbolo quella del 25 novembre, perché è la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne”. Per quel giorno è in programma presidio “Il patriarcato uccide. Fermiamo la violenza degli uomini sulle donne” in piazza della Scala dalle 11. Nel milanese tra le ultime donne uccise c’è la storia di Sofia Castelli, di Cologno Monzese, e di Giulia Tramontano, di Senago. «Andiamo verso la giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne. Dobbiamo riflettere su cosa fare, non possiamo andare avanti così», le parole del sindaco Beppe Sala.

Fontana, Lucchini violenza sulle donne
Fontana, Lucchini violenza sulle donne

I dati della violenza sulle donne

– Nel corso dell’incontro “Non sei da sola” a Palazzo Pirelli, a cui ha preso parte anche il presidente del Consiglio regionale, Federico Romani, sono stati resi noti alcuni dati statistici sul fenomeno della violenza di genere. Il periodo va dal 1° gennaio 2022 – 31 dicembre 2022 e ha interessato i 54 Centri Antiviolenza presenti nelle 27 reti territoriali regionali. I dati raccolti fino ad oggi registrano un numero di donne in carico ai Centri Antiviolenza pari a 5.588.

Violenza sulle donne, i profili delle vittime

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– sono le donne occupate in forma stabile ovvero in forma precaria a rivolgersi più frequentemente ai servizi (56,13%);

– le vittime di violenza possiedono un titolo di studio medio o medio alto. Nel complesso le donne in possesso di un titolo di studio di scuola secondaria superiore (43,94%) e di laurea (18,61%) costituiscono più della metà dei casi e il dato nel tempo, il livello di scolarizzazione tende a crescere;

– in relazione allo stato civile, la condizione di nubile è quella che caratterizzata la maggioranza delle donne (42,26%) seguita da quella di moglie (39,52%).
– la fascia d’età maggiormente interessata è quella compresa tra i 35 e i 44 anni di età (29,74%) e tra i 25 e i 34 (22,54%);

– il 63,61% delle donne è cittadina italiana, mentre il 32,01% proviene da Paesi che non sono parte della UE, il 4,28% ha la cittadinanza di un paese dell’Unione;
– il 64,29% delle donne prese in carico ha figli minori.

Le forme di violenza sulle donne sono multiple, per il 32,34% è psicologica

Secondo i dati raccolti attraverso i flussi Istat le forme di violenza subite sono multiple e hanno riguardato soprattutto la violenza psicologica, corrispondente al 32,34% delle tipologie di violenza riferite in fase di contatto dalle donne prese in carico nel periodo di riferimento. Seguono, in termini di incidenza, la violenza fisica (26,64%), la minaccia (14,20%) la violenza di tipo economico (12,74%) e lo stalking (7,37%)

Violenza sulle donne, maltrattamenti nascono in contesti familiari

I maltrattamenti nascono per lo più in contesti familiari: sono infatti i mariti (32,54%) ad essere indicati dalle donne prese in carico come gli autori delle violenze sulle donne, a cui seguono i conviventi (14,65%) e, successivamente gli ex-conviventi (9,83%). Con riferimento ai servizi erogati, al primo posto come richiesta vi è quello di ascolto (27,89%) seguito dall’accoglienza (24,95 %) e dalla consulenza legale e dal supporto al percorso giudiziario (12,73%). Da ultimo si dettaglia il profilo dell’autore della violenza da cui si evince che nel 32,54% dei casi è il coniuge e, nel 14,65% dei casi, l’autore è il convivente.

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