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27. 04. 2024 17:26

Musei en plein air in giro per la Lombardia

Fra Lecco, Como e Varese le gallerie a cielo aperto

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Scopriamo sei musei a cielo aperto in regione dove l’arte incontra la natura.

Musei en plein air: fra Lecco, Como e Varese ecco dove trovarli

LECCO

La leggenda del bandito 
Parlasco

In alta Valsassina a quota 680 metri, all’interno del Parco delle Grigne, si trova il piccolo paese di Parlasco, uno dei più piccoli comuni d’Italia. Qui spicca un ciclo di quattordici affreschi realizzati tra le vie del paese da artisti locali e non, allo scopo di illustrare la leggenda del Bandito Lasco, ambientata nel XVII secolo. Sigifredo Falsandri, conosciuto anche come il conte di Marmoro era un personaggio davvero singolare: generoso signore di giorno e pericoloso bandito di notte che si divideva fra crimini e rapine. Girovagando tra le viuzze del paese è possibile immergersi nell’atmosfera del romanzo storico scritto da Balbiani, ambientato nel XVII secolo, che descrive la vita degli abitanti del paese e dell’intera Valsassina, alle prese con gli avvenimenti storici e le influenze dei signorotti locali.

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Le finestre sul passato
Taceno

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Nel 2007 a Taceno, nel vecchio nucleo, è stata realizzata una serie di tredici affreschi, opere rappresentative dei vecchi mestieri e delle attività commerciali che un tempo avevano sede in paese e, in particolare, lungo la via Vittorio Emanuele, che attraversa il centro storico di questo borgo che sorge ai piedi del Monte Croce di Muggio e del Cimone di Magno, in Valsassina. Queste “finestre sul passato” raccontano , con un linguaggio figurativo, gli antichi lavori o le attività, con lo scopo di ricordare alle nuove generazioni le proprie radici, le proprie tradizioni e la propria cultura d’origine. Le opere, realizzate da artisti locali e da pittori provenienti da tutta Italia, rappresentano un percorso interessante della memoria del passato. Assolutamente da vedere un vecchio lavatoio poco fuori paese.

COMO

Il buen retiro di Segantini 
Caglio

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All’interno del Triangolo Lariano, l’area compresa tra i due bracci del lago di Como, sorge il borgo medievale di Caglio. Qui, in posizione elevata all’ombra del Monte Palanzone, nel 1885 soggiornò il grande pittore Giovanni Segantini, che vi dipinse uno dei suoi quadri più importanti: Alla Stanga. Proprio per ricordare questo grandissimo artista che ha segnato l’arte del Novecento, a Caglio è stato realizzato il Museo a cielo aperto: lungo le strade del borgo sono stati posizionati dei pannelli che riproducono le opere più importanti del pittore, realizzate dalla Brianza alla Svizzera. Un percorso suggestivo che, oltre a permettere di conoscere le sue opere e rivivere il luogo in cui l’artista fu ospitato durante il suo soggiorno cagliese, sarà occasione per scoprire gli angoli più interessanti del paese.

Opere contemporanee
Cadorago

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A Cadorago e nelle sue frazioni di Caslino al Piano e Bulgorello, sono stati realizzati a partire dal 1990 circa 300 interventi artistici che hanno trasformato le vie in vere e proprie gallerie d’arte all’aperto. È il risultato del progetto Murarte 90, nato come sviluppo del “Premio Lario-Cadorago”, concorso internazionale di pittura svoltosi in 14 edizioni, dal 1968 al 1988. L’iniziativa è in costante espansione e ha interessato anche l’Accademia di Brera con l’obiettivo di coinvolgere la popolazione locale in un processo di riappropriazione del patrimonio e di continuo contatto con la dimensione artistica contemporanea. Le opere eseguite da artisti nazionali e internazionali spaziano dalla pittura alla scultura alla ceramica; diverse sono le tecniche di esecuzione comprendenti tra le diverse: affresco, graffito e acrilico.

VARESE

Tradizioni e antichi mestieri 
Boarezzo, Frazione di Valganna

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Abbarbicato su un fianco del monte Piambello, Boarezzo, piccolo borgo circondato da boschi di faggi e castagni è costituito da poche case in sasso, strade strette e viottoli acciottolati. L’idea di rilanciare questo caratteristico paese fu del pittore Mario Alioli che dedicò il borgo a Giuseppe Grandi e ad Odoardo Tabacchi, due noti scultori italiani dell’Ottocento, nati in Valganna. A loro si aggiunsero altri 16 artisti invitati a creare pannelli affrescati che furono collocati sui muri delle case a formare un percorso che racconta le tradizioni e gli antichi mestieri della vita rurale. Nel corso degli anni, il paesino, nato intorno al XII, si è arricchito di altri dipinti. Rappresentativo è quello che raffigura una gerla rovesciata e un rastrello, che simboleggia la fine della civiltà contadina.

 

“Pittori in vacanza”
Arcumeggia, frazione di Casalzuigno

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Immersa nei boschi della Valcuvia, Arcumeggia è una piccola frazione del comune di Casalzuigno. Oltre ad essere il più noto “paese dipinto” della provincia di Varese, Arcumeggia è stata la prima esperienza di Galleria all’aperto dell’affresco in Italia. Tutto ebbe inizio nel 1956, quando l’Ente Provinciale del Turismo di Varese scelase questo borgo come sede della manifestazione Pittori in vacanza, che avrebbe richiamato artisti dell’epoca, da Gianfilippo Usellini a Aligi Sassu passando per Remo Brindisi e Antonio Pedretti. Tra i soggetti dipinti appaiono le immagini che hanno come tema l’emigrazione, raffigurazioni simbolico-allegoriche, ritratti di abitanti e mestieri del paese, intervallate da santi e scene religiose, a cui recentemente si sono aggiunte altre rappresentazioni.

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