Vino in-dipendente, perché (e dove) scegliere i calici al naturale

Torna Vino in-dipendente, la kermesse che valorizza i prodotti dei vignaioli

vino in-dipendente
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Promuovere il vino naturale raccontato dai vignaioli che quotidianamente faticano a farsi sentire. E’ questa l’idea di Vino in-dipendente, la mostra-mercato in programma domenica 2 (dalle 11.00 alle 19.30) e lunedì 3 febbraio (dalle 11.00 alle 18.00) a Calvisano, in provincia di Brescia.

 

Vino in-dipendente, due giorni di degustazione

Nella due giorni sarà possibile gustare e acquistare vini artigianali, direttamente dai produttori. Una fiera piccola e ben organizzata, piena zeppa di piccoli produttori testimoni di aree viticole vocate poco battute dai normali sentieri enologici.

All’interno della manifestazione saranno presenti più di sessanta produttori di vino, oltre a diversi artigiani del cibo da tutta la penisola, come le acciughe liguri, i formaggi emiliani e salumi, cioccolati e verdure dal resto d’Italia.

La filosofia della fiera

Vino in-dipendente raggruppa vignaioli che difendono l’integrità del proprio territorio, attraverso una forte etica ambientale, per produrre vino che prevede il minor numero possibile di interventi in vigna e in cantina, attraverso l’assenza di additivi chimici e di manipolazioni innaturali da parte dell’uomo, che portano i vignaioli a correre molti rischi, che solo la grande conoscenza in vigna e in cantina può far superare.

Produrre vino naturale significa agire nel pieno rispetto del territorio, della vite e dei cicli naturali, limitando l’utilizzo di chimica e tecnologica in genere, dapprima in vigna e successivamente in cantina, conservando l’unicità del vino dall’omologazione che chimica, tecnologia e industrializzazione hanno portato nelle aziende vitivinicole. L’ingresso è di 12 euro, compreso di calice per la degustazione. Info su vinoindipendente.it.

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