I ristoratori con i figli: all’Arco non si molla

Non si placa la protesta dei ristoratori milanesi: quest'oggi sono tornati accompagnati dai propri figli sotto l'Arco della Pace.

Non accenna a placarsi la protesta dei ristoratori. Giovedì, sempre di fronte all’Arco della Pace, si è svolto il secondo flashmob guidati da Paolo Polli (il primo, quello di mercoledì 6 maggio, era culminato con una pioggia di multe da 400 euro).

ristoratori arco pace

Atto II. Questa volta, invece, i proprietari dei ristoranti sono stati accompagnati dai propri figli. «L’idea è nata per caso – esordisce Polli –. È venuto a trovarmi un collega, con sua figlia, che mi ha chiesto: “Come mai sei da solo? A me piacerebbe rimanere qui con te”. Da lì mi è venuta l’intuizione di abbinare i ristoratori con i propri figli».

Questa volta gli hashtag che hanno guidato il flashmob sono stati #iostoconpaolopolli. e #cosìnonhofuturo: «Il futuro in questione non è solo il nostro – prosegue Polli, che da mercoledì 6 maggio sta facendo lo sciopero della fame – ma anche quello dei nostri figli. Se noi non riapriamo, o falliamo, loro come potranno vivere?».

Il dpcm non basta. Il Decreto Rilancio e le imminenti riaperture dei locali all’orizzonte non fermano la protesta: «Il 20% sul fatturato di aprile, che andrà a fondo perduto, è una goccia sull’oceano che non ci basterà per coprire tutte le spese che abbiamo. E poi devono ridurre le distanze nei locali: i 4 metri quadrati non ci daranno la possibilità di poter lavorare. Tantissimi ristoranti, a queste condizioni, non riapriranno».