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04. 05. 2024 07:31

Un concorso sui balconi a Milano può salvare i fiori in città

La proposta per avere più verde a Milano

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Balconi a Milano, perché non si fa un concorso?

Certo l’attitudine mostrata dalla “Giunta green” nell’essere così solerte nel tagliare tigli e glicini rimanendo impassibile, sorda e muta davanti persino a un Giovanni Storti arrampicato sulla cancellata, un po’ lascia basiti, però la veemenza con cui nel marzo 2021 Beppe Sala annunciò in un’intervista a Repubblica la sua convinta adesione ai verdi Europei per fare meglio il Sindaco, ci incoraggia a proporre l’idea di indire un concorso comunale per il più bel balcone fiorito.

Un concorso aperto a tutta la città così da incidere fattivamente da subito sulla biodiversità di Milano attirando e nutrendo api, farfalle e così via, con grande vantaggio anche per l’essere umano. Cesare Cadeo, l’uomo che ha trasformato “il mare dei milanesi” nel gioiello che è oggi, alla domanda se avesse una bacchetta magica come trasformerebbe Milano rispose «In primis la illuminerei tutta, dal centro alle periferie, come fosse uno spettacolo teatrale. Ogni piazza deve diventare un palco in cui va in scena la bellezza della città. E poi i fiori! Su tutti i balconi».

Balconi a Milano, come guadagnare in bellezza e attrattività

E allora cominciamo dai balconi. Cosa ci vuole? I milanesi amano abbellire con fiori e piante non solo le loro case, ma anche i davanzali, i balconi, i terrazzi, i giardini sbizzarrendosi nel realizzare gli abbinamenti più svariati, financo con le piante aromatiche. Facciamo allora sì che si sfidino, Milano ringrazierebbe. Non solo perché ne guadagnerebbe in bellezza e attrattività, ma anche nella qualità dell’aria. Senza piante, infatti, non avremmo l’ossigeno per respirare.

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