In un contesto in cui la sostenibilità ambientale è celebrata come imperativo, devo arrendermi dinanzi al contrasto tra la sensibilità dimostratami da alcuni adolescenti riguardo alla produzione di batterie al litio per le automobili elettriche e noi “adulti”.
Sostenibilità ambientale, le differenze tra adulti e ragazzi
Mossi da una profonda sensibilità e consapevolezza etica, questi ragazzi si oppongono all’impiego di bambini costretti a operare in condizioni disumane, scavando spesso in miniere a mani nude e trasportando pesanti sacchi che superano il loro stesso peso, per estrarre le materie prime necessarie alla realizzazione di tali batterie. La loro visione è permeata da una chiara compassione per quei bambini che sacrificano la loro infanzia per alimentare la cosiddetta “mobilità sostenibile”.
Dall’altra parte, noi, gli adulti, pur consapevoli di questa crudele realtà, sembriamo ignorarla o giustificarla nel nome di una green economy apparentemente virtuosa. La scelta di realizzare batterie elettriche, nonostante la conoscenza del prezzo che deve pagare una parte dell’umanità, evidenzia una sensibilità distorta e un atteggiamento cinico verso la vera sostenibilità.
Fingendo di dimenticare la sofferenza dei bambini coinvolti, ci concentriamo esclusivamente sui potenziali benefici ambientali delle auto elettriche, tra l’altro discutibili (vedi per esempio la questione dello smaltimento e della sicurezza delle batterie).
Questo confronto/ascolto mette in evidenza l’importanza di coniugare la sostenibilità ambientale con la responsabilità sociale ed etica: gli adolescenti incarnano la speranza di un approccio più umano e consapevole, mentre gli adulti rappresentano un monito contro la pericolosa tendenza di sacrificare valori fondamentali nel nome di un progresso apparentemente “verde”.
