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09. 05. 2024 19:28

Sala che fa? Intanto il centrodestra pensa a Resta (ma non solo)

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Tutto dipenderà dalla decisione ufficiale di Beppe Sala che aspetterà settembre per dire se si ricandiderà o meno a sindaco di Milano per il quinquennio 2021-2026. In molti, nella maggioranza di centrosinistra, sono convinti che alla fine la fumata sarà bianca e, di conseguenza, Sala si impegnerà nella campagna elettorale per la chiamata alle urne del giugno 2021.

Non ricandidatura. Tuttavia, va anche messo in conto un passo indietro dell’attuale sindaco come fece Giuliano Pisapia. In questo caso si aprirebbe il tema delle primarie. I nomi? C’è chi sussurra quello di Tito Boeri, fratello del presidente della Triennale ed ex presidente Inps. Se fosse un “politico” ecco rispuntare Pierfrancesco Maran, assessore all’Urbanistica, o Pierfrancesco Majorino, già assessore ai Servizi sociali e già candidato alle primarie 2016.

Centrodestra. Nello schieramento avversario piacerebbe convincere il rettore del Politecnico, Ferruccio Resta, stimato trasversalmente e caldeggiato dalla Lega “moderata” rappresentata da Giancarlo Giorgetti. Occhio anche a Marco Giachetti, presidente della Fondazione Policlinico e amico di Matteo Salvini, a Gianluca Vago, ex rettore della Statale, ad Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva del San Raffaele e medico personale di Silvio Berlusconi. Nella rosa dei nomi figurano Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera, ma in odore di tornare a ricoprire il ruolo di amministratore delegato di Fieramilano.

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