Il Comune di Milano ha deciso di rinunciare ai divieti di circolazione precedentemente previsti per le moto a quattro tempi benzina Euro 2 e per le auto diesel Euro 6 nell’area B e C. Questi divieti, che avrebbero avuto inizio a ottobre come misura contro l’inquinamento, avevano generato grande preoccupazione tra motociclisti e automobilisti, i quali erano già organizzati per un corteo il 18 maggio.
Area B e C: dissenso popolare e la scelta della Giunta
Il dissenso pubblico ha avuto un ruolo significativo nel cambiamento di direzione preso dalla giunta comunale di Beppe Sala, che ha ufficializzato la decisione il 9 maggio. Il Comune ha rivisto le politiche per Area B e C, le zone di Milano con restrizioni alla circolazione per ridurre lo smog, decidendo di posticipare l’applicazione di alcuni divieti.
Le motivazioni che stanno dietro la scelta di rinviare il blocco
La decisione di posticipare i divieti è stata influenzata da vari fattori, tra cui il contesto economico in evoluzione, l’aumento dei prezzi nel settore automobilistico e le considerazioni sul costo sociale per i cittadini. Inoltre, il Comune ha preso in considerazione i progressi nell’innovazione tecnologica, che non hanno conseguito i risultati sperati.
Area B e C: le nuove date
Il divieto di accesso e circolazione in Area B e C per le moto e i ciclomotori a due tempi Euro 2 e a benzina da Euro 0 a Euro 1 è stato posticipato dal 1° ottobre 2024 al 1° ottobre 2025. Inoltre, la possibilità di accedere a queste aree per i veicoli diesel Euro 6 è stata estesa fino al 31 settembre 2028, ritardando significativamente l’applicazione dei divieti previsti.
Area B e C: i dettagli
Per quanto riguarda Area B, le auto diesel Euro 6 A-B-C acquistate dopo il 31 dicembre 2018 e i veicoli per il trasporto di merci diesel Euro 6 A acquistati dopo la stessa data, così come i diesel Euro 6 B-C acquistati dopo il 30 settembre 2019, potranno circolare senza restrizioni fino al 2028. Analogamente, per Area C, sono incluse le auto diesel Euro 6 e i taxi/Ncc fino a 9 posti, oltre ai veicoli per il trasporto di merci, con le stesse condizioni di acquisto. In conclusione, le nuove politiche adottate dal Comune di Milano riflettono un equilibrio tra la necessità di combattere l’inquinamento e la considerazione delle realtà economiche e sociali che influenzano la vita quotidiana dei cittadini.
