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26. 04. 2024 12:02

FantaMunicipio #26: largo ai sogni di quartiere, tra il welfare e ricostruzioni

Nel trimestre conclusivo della nostra rubrica i Municipi vogliono alzare l'asticella stimolando Palazzo Marino

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Questa settimana tocchiamo temi molto diversi legati a vari sogni di quartiere. Parliamo di scuole (con la demolizione e futura ricostruzione di quella in via Crespi e il futuro recupero di quella di via Colletta), di iniziative in ambito welfare (come i progetti previsti per i senza dimora in Municipio 2 e in Municipio 4), di un centro sportivo ancora in attesa di novità, del quartiere che più sta cambiando volto in questi anni (Giambellino) e di un bel progetto per i malati di Alzheimer e per i loro cari.

Ma soprattutto parliamo di come alcuni Municipi, nello specifico l’1 e il 3, non si stiano limitando ad amministrare il territorio, ma si stiano facendo portavoce di istanze – e di suggestioni – affascinanti, dei veri sogni di quartiere. Ecco quindi che via Palestro-via Marina e corso Buenos Aires possono sognare un cambio di passo rispetto a quanto siamo abituati a vedere. Nell’ottica di un concetto, come quello della sostenibilità, sempre più attuale e dirimente.

FantaMunicipio #26: largo ai sogni di quartiere, tra il welfare e ricostruzioni

Sogni di quartiere -Municipio 1

Meraviglia in via Palestro – Voto 9

Municipio 1 In Commissione Urbanistica è stato presentato un progetto che rientra nell’affascinante piano dei Giardini di Porta Venezia. Il progetto prevede opere di progressiva de-pavimentazione (compresa la rimozione dei binari dismessi) in via Palestro – dove è appena stato rimosso il pavé – e nell’adiacente via Marina collegando così il parco con i giardini di Villa Reale, favorendo percorsi-vita e attività sportive e riconnettendo il corridoio ambientale tra i Bastioni di Porta Venezia e la cerchia di via Senato.

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Municipio 2

Tre mini alloggi in via Mosso – Voto 7,5

Municipio 2Tra i progetti che il Comune di Milano vorrebbe finanziare tramite i fondi del PNRR, c’è la realizzazione di alcune piccole strutture abitative per contrastare l’emergenza relativa ai senza dimora. Tra queste, l’immobile da 300 metri quadri confiscato alla criminalità organizzata di via Mosso 4 (una traversa di via Padova) dove verranno realizzati tre alloggi. Una piccola goccia in un mare di disperazione e di risposte inevase che il Comune di Milano, da solo, non potrà mai fronteggiare.

 

Municipio 3

Per un corso pedonale – Voto 8

Municipio 3Ha fatto discutere la delibera del Municipio di trasformare – all’occorrenza, principalmente nei fine settimana e durante gli eventi – in un’area pedonale corso Buenos Aires attraverso l’utilizzo dei pilomat. L’orizzonte temporale indicato dalla presidente Antola è di cinque anni. Il sindaco è poi tornato sull’argomento confermando l’intenzione di rivedere la pista ciclabile – eliminando la sosta e rendendola dunque più lineare – e di lavorare per rivedere i marciapiedi e gli spazi pubblici.

 

Municipio 4

Servizi e una scuola da salvare – Voto 8

Municipio 4Una seconda azione che il Comune vorrebbe finanziare riguarda l’attivazione di centri multifunzionali per l’accesso a diversi servizi dedicati alle persone senza dimora e in condizione di grave marginalità. Tra gli stabili messi a disposizione quelli di via Barabino 6, al Corvetto. Spostandosi più in centro, nei pressi di piazzale Lodi, il Municipio ha indicato a maggioranza coesa la scuola Colletta come priorità assoluta tra le opere pubbliche per l’anno in corso.

 

Municipio 5

Riaprire a fasi il Carraro – Voto 6,5

Municipio 5Le associazioni sportive riunite nel gruppo Ritorno al Carraro, che aspettano di poter rientrare nell’impianto di via dei Missaglia 146 (zona Ronchetto delle Rane), chiedono che si trovi al più presto un gestore per il centro sportivo Carraro e che si possa utilizzare anche durante i lavori di riqualificazione (che dovrebbero finire a settembre). Lo spazio, vero punto di riferimento per il quartiere, è dismesso da inizio 2019. L’assessore comunale Riva si è detta disponibile a un tavolo di confronto.

 

Municipio 6

Il Giambellino cambia volto – Voto 9

Municipio 6 Nuova vita al Giambellino da largo Fatima a via dei Narcisi. Il progetto di ricostruzione delle case popolari di via dei Giaggioli 7-9-11 che partirà a fine anno (per un totale di 175 appartamenti, grazie ai fondi dell’ambito Pinqua) porterà con sé, attraverso un progetto da quarantotto milioni di euro, la riqualificazione anche degli spazi pubblici. Previsti una strada-gioco in via dei Giacinti e la valorizzazione dello spazio pedonale in largo Fatima. Durata dei lavori prevista di circa mille giorni.

 

Municipio 7

Un giardino Alzheimer al Pio – Voto 8

Municipio 7Una rappresentanza del Municipio ha partecipato alla Milano Marathon per sostenere la fondazione Amici del Trivulzio e il suo progetto Il Cortile dell’Esperienza, con un Giardino Alzheimer all’interno del Pio Albergo per offrire agli ospiti dell’istituto uno spazio verde aperto – ma riservato – dove ritrovarsi con i familiari in serenità e armonia. È possibile sostenere il progetto attraverso una donazione. È bello quando le istituzioni si attivano per sostenere, anche in piccolo, idee del genere.

 

Municipio 8

Si parte davanti al cimitero – Voto 8

Municipio 8 Sono partiti i lavori di riqualificazione del piazzale del Cimitero Maggiore, in fondo a viale Certosa. Il progetto ne prevede il recupero dell’antica e originale impostazione monumentale, la realizzazione di una vasta area pedonale, una nuova pista ciclabile di collegamento tra viale Certosa e via Gallarate, la piantumazione di nuovi 160 alberi, due nuove aree cani e la sistemazione del tratto di via Jona antistante il cimitero ebraico. Costo dell’intervento: oltre 4 milioni di euro.

 

Municipio 9

Si abbatte la scuola – Voto 8

Municipio 9Al lavoro, finalmente, operai e ruspe per l’abbattimento dell’edificio scolastico di via Crespi 40. Il progetto prevede la ricostruzione ex novo di un edificio con diciotto aule didattiche, cinque laboratori, una biblioteca, uno spazio polifunzionale, un refettorio, palestra con spogliatoi e uffici amministrativi. La demolizione iniziata è stata preceduta da un complesso intervento di bonifica anti-amianto. Investimento complessivo di quasi 17 milioni, di cui 9 finanziati dal Ministero.

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