Il Sushi All You Can Eat è ormai diventato un rituale per i milanesi. All’ombra della Madonnina nell’ultimo decennio i locali specializzati nel tipico piatto giapponese sono spuntati come funghi. Ma quanto sono sicuri nigiri, roll e sashimi offerti a prezzi stracciati ed in quantità industriali? Una recente ricerca di Altroconsumo ha provato a far chiarezza.
Sushi All You Can Eat, i risultati dell’indagine di Altroconsumo
L’analisi di Altroconsumo si è concentrato sui locali di Milano e Roma elaborando i dati raccolti tra agosto e settembre 2021. Partiamo dalle note positive: nel capoluogo meneghino i locali si contraddistinguono per una buona pulizia degli spazi, bagni compresi. Anche le modalità di servizio spiccano per i buoni risultati: tutti i camerieri indossano un abbigliamento consono e la mascherina.
Purtroppo come spesso accade c’è un risvolto della medaglia che riguarda uno degli aspetti più importanti: i Sushi All You Can Eat peccano nell’igiene del cibo servito. Dalle analisi di laboratorio è emerso che in 7 locali su 10 nei piatti serviti sono presente tracce di Stafilococchi e l’Escherichia Coli.
Altra nota dolente è il mancato rispetto delle norme anti-Covid, in particolari su 4 ristoranti su 10 non viene effettuato il controllo del Green Pass. Dato dimostrato anche dalla recente multa e chiusura inflitta ad un ristorante asiatico di Milano, pizzicato con all’interno 77 persone sprovviste di certificazione verde.