E’ prematuro affermare che il cibo può assumere a Milano un rilievo paragonabile al design, ma ha ruolo di primo piano nell’economia cittadina e nazionale. Basta scorrere i numeri di TuttoFood – che si svolge fino a domani a Rho Fiera Milano – per rendersene conto: ci sono circa 2.500 brand presenti, di cui il 20% esteri provenienti da 46 Paesi, le presenze collettive riguardano sia i Paesi stranieri che le regioni italiane, circa 800 sono i buyer provenienti da 86 Paesi.
A Rho TuttoFood per i professionisti dell’agroalimentare e non solo
Anche l’esposizione vanta novità e dimensioni che raccontano un salto di qualità: in Fiera Milano ci sono sette padiglioni che ospitano le tre macro aree del fresco, secco, surgelato e ittico. E ancora 150 eventi tra cui Retail Plaza sui cambiamenti della distribuzione moderna, Evolution Plaza che analizza i cambiamenti socio-economici. Ritorna poi per il secondo anno il Better Future Award, in collaborazione con Gdoweek e MarkUP.
Il tema della manifestazione è la sostenibilità, declinata in ogni forma della filiera del cibo. E’ presente in molti dibattiti che si svolgono fino a giovedì: c’è il rischio, proprio come nel Salone del Mobile, di perdersi, è perciò opportuno studiare il programma e dedicarsi a ciò che più interessa. Tra quelli di vetrina si possono segnalare gli incontri con il campione azzurro del salto triplo Andy Diaz Hernandez, vincitore dell’ultima Diamond League, e Marcell Jacobs, oro olimpico nei cento metri piani e nella staffetta.
In ottica di sostenibilità e responsabilità, contro lo spreco alimentare viene riproposta in collaborazione con diverse realtà del Terzo Settore anche l’iniziativa TuttoGood, che permette di recuperare al termine delle giornate di manifestazione gli alimenti ancora utilizzabili per destinarli a persone in stato di necessità tramite mense gratuite e banchi alimentari. TuttoFood è anche l’occasione per affrontare i rischi che corre il cibo italiano che secondo Coldiretti «è sotto attacco, dal terrorismo salutistico su vino e salumi alle etichette a semaforo che bocciano le eccellenze tricolori, dalle nuove norme sugli imballaggi all’estremismo green con le fattorie equiparate alle grandi industrie inquinanti». Ci sarà modo di discuterne fino a domani, tutto il programma è consultabile su tuttofood.it
